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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Cimitero Rende, Miceli (M5S): “Vergogna targata Manna” "Oltre 80 bare in attesa di degna sepoltura. E del nuovo progetto non si vede la luce"

Cimitero Rende, Miceli (M5S): “Vergogna targata Manna” "Oltre 80 bare in attesa di degna sepoltura. E del nuovo progetto non si vede la luce"
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Rende (Cs) – «Quella del cimitero cittadino è un’incresciosa emergenza di
cui ci dobbiamo occupare periodicamente e che al momento non ha trovato la
giusta e definitiva soluzione da parte dell’amministrazione Manna – così il
consigliere del Movimento 5 Stelle, Domenico Miceli -. Ci duole constatare
che manca attenzione verso questa problematica che avrebbe dovuto ricoprire
uno dei posti più importanti nell’agenda del sindaco. Ad oggi oltre 80 bare
sono in attesa di degna sepoltura al cimitero cittadino, ormai saturo e
incapace di accogliere altri defunti.
Da 4 anni assistiamo a operazione tampone, alla realizzazione di nuovi e
pochi loculi, alcuni dei quali sono in costruzione proprio in questo
periodo e che hanno già provocato reazioni tra i residenti della zona».
«Eppure – continua Miceli -, la realizzazione del nuovo cimitero è stata
più volte propagandata da sindaco che nel suo consueto modo di agire poco
trasparente, ha proposto sì una soluzione definitiva ma che al momento è
lontana dal vedere la luce. C’è anche da dire che forse la realizzazione
della nuova struttura, molto decentrata rispetto al centro città, non
accontenterà tutti, in particolare le persone più anziane o che non
dispongono di mezzi di locomozione autonoma. Il sito prescelto, com’è noto,
si trova infatti al confine con il comune di San Fili, il ché richiederà la
realizzazione di una linea dedicata di trasporto pubblico su gomma per
consentire a tutti di poter visitare i propri cari estinti».
«Come Movimento 5 Stelle – conclude il consigliere Miceli – chiediamo a
Manna una discussione pubblica in Consiglio sulla realizzazione del nuovo
cimitero, una condivisione anche e soprattutto con la città e
un’accelerazione dei lavori al fine di scongiurare il ripetersi di
un’emergenza che non ci rende una città civile».