Chiude il reparto dialisi dell’ospedale di Taurianova?
redazione | Il 08, Lug 2013
Quella che era una voce sussurrata a mezza bocca da qualche giorno, sta diventando una indiscrezione sempre più accreditata
Chiude il reparto dialisi dell’ospedale di Taurianova?
Quella che era una voce sussurrata a mezza bocca da qualche giorno, sta diventando una indiscrezione sempre più accreditata
Sale l’allarme contro la paventata soppressione del reparto dialisi dell’Ospedale di Taurianova. Quella che era una voce sussurrata a mezza bocca da qualche giorno, sta diventando una indiscrezione sempre più – apparentemente – accreditata . Di fatto – auspice il contestuale scioglimento del Consiglio Comunale di Taurianova , unico organo che in questa fase avrebbe potuto realmente e incisivamente opporsi, pare che i vertici dell’Asp, atteso il mancato adeguamento della funzionalità di alcuni impianti del reparto – che – solo poche settimane or sono il Dott. Maurizio Ciccarelli, Presidente della S.I.N. Calabria, massimo organismo in tema di nefrologia e dialisi – aveva definito un gioiello per l’intera regione e per tutto il meridione, abbiano deciso di decretarne la chiusura e , di fatto , la soppressione.
Il malcontento avverso questa decisione- soprattutto fra i 54 pazienti dializzati e le altre centinaia in terapia- è palese. La struttura che è allocata nei locali dell’ex Ospedale di Taurianova, è un gioiello di funzionalità e i pazienti si domandano perché l’ASP non abbia inteso provvedere con i propri tecnici alla messa in norma dei locali. Ciò se fosse realmente vero che il provvedimento di chiusura sia legato a questa problematica apparirebbe fatto di gravità inusitata in quanto – secondo indiscrezioni trapelate – il sopralluogo dei Vigili del fuoco con la prescrizione di una serie di attività necessarie ai fini della messa in norma – risalirebbe ad oltre un anno fa e sarebbe stato tempestivamente segnalato dai vertici del presidio ai competenti uffici dell’ASP.
Se a distanza di un anno o giù di lì la situazione è tal quale rimasta immutata le conseguenze non devono ora essere fatte cadere su una utenza che esprime piena soddisfazione per la qualità del servizio che riceve- al punto che sono moltissimi i dializzati che vorrebbero ottenere un posto a Taurianova per i loro periodici trattamenti.
Intanto- in una città realmente smarrita – dopo il terzo incomprensibile commissariamento che condurrà alla guida del Comune – pare per ben 30 mesi – una nuova terna di Commissari Prefettizi- sta per sorgere un Comitato di Cittadini che si impegneranno a segnalare nelle sedi politiche e istituzionali preposte, l’inopportunità, l’illogicità e il grave danno economico, per la Città e per la Stessa ASP, se il reparto gioiello della dialisi ( e anche l’ex reparto medicina nel quale oggi viene svolto un qualificato servizio di endoscopia e che in altra parte ospita il servizio farmaceutico ) dovessero essere trasferiti in altra sede.
Il reparto dialisi di Taurianova è infatti collegato funzionalmente con una struttura, posta nel piano dabbasso, chiamata “Osmosi” nella quale sono allocati macchinari di grande dimensione e costo , indispensabili al funzionamento dei reni artificiali con i quali viene effettuata la dialisi e il cui trasferimento implicherebbe costi elevatissimi – che in tempi di predicata ricerca della parsimonia nelle spese di denaro pubblico non appare assolutamente opportuna.
Sotto il profilo politico, lo scorso 4 giugno il reparto è stato visitato dall’On. Tilde Minasi che si è a lungo intrattenuta con i pazienti e il personale medico e infermieristico dichiarando alla stampa – al termine della visita – il proprio incondizionato appoggio in difesa di una struttura che merita solo di essere valorizzata.
Intanto dal fronte del costituendo comitato, si preannuncia in tempi brevi una raccolta di firma per una petizione da inviare al presidente Scopelliti- che in occasione della sua ultima visita all’ex nosocomio Taurianovese aveva pubblicamente assunto precisi impegni in chiave di riconversione e rilancio della struttura.
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