«La chiusura degli uffici del giudice di pace di Caulonia è un errore enorme». Lo affermano le deputate calabresi del Movimento 5 stelle Federica Dieni e Dalila Nesci, che a riguardo hanno presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia.
«In una terra in cui si dovrebbero moltiplicare i presìdi dello Stato – continuano le parlamentari – per contrastare la ‘ndrangheta, la chiusura del giudice di pace di Caulonia è l’ennesima prova che il governo non considera la Calabria». «Mentre il parlamento votava un decreto legge che manteneva la sede del giudice di pace a Caulonia, lo stesso giorno, il 10 novembre, il ministro Andrea Orlando siglava un decreto con cui se ne disponeva la chiusura, contro la volontà del legislatore».
«Viene da chiedersi – concludono Nesci e Dieni – quali criteri abbiano sovrinteso a questa decisione. Per certo, non sono state motivazioni di tipo territoriale, visto che l’intero comprensorio resterà privo del presidio. Il governo ha penalizzato ancora la Calabria, che considera troppo spesso un serbatoio di voti».