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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Candido e Ruffa: “Riace è modello virtuoso di accoglienza” I Radicali continuano: "Per questo sosteniamo il sindaco Mimmo Lucano impegnato in uno sciopero della fame"

Candido e Ruffa: “Riace è modello virtuoso di accoglienza” I Radicali continuano: "Per questo sosteniamo il sindaco Mimmo Lucano impegnato in uno sciopero della fame"
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< <http://www.abolirelamiseria.it>*, aderiamo simbolicamente allo sciopero
della fame del Sindaco di Riace per sostenerlo nel chiedere con la
nonviolenza che lo Stato onori i propri debiti e non butti alle ortiche
quel modello mondiale di accoglienza come può considerarsi quello Riace>>.

E’ quanto si legge in una nota di Giuseppe Candido e Rocco Ruffa,
rispettivamente segretario e tesoriere dell’associazione.

Mimmo Lucano” – aggiungono i due – “è Sindaco di Riace, piccolo comune in
provincia di Reggio Calabria che da qualche anno è modello per
l’accoglienza dei migranti. Oggi è in sciopero della fame. Digiuna per
protestare contro quelle che definisce “ingiustizie” che sta subendo. In
particolare Lucano denuncia che, come comunità di accoglienza, “Riace è
stata esclusa dal saldo luglio-dicembre 2017 (circa 650.000 euro) e per il
2018 non è compresa tra gli enti beneficiari del finanziamento del primo
semestre nonostante tutte le attività siano state svolte e nessuna
comunicazione è pervenuta della chiusura del progetto. E per questo noi
vogliamo sostenerlo nella sua legittima richiesta e, a staffetta, in 4
digiuneremo per 4 giorni, ciascuno per un giorno, dal 18 al 21 agosto”.

Nella nota stampa si specifica che – a digiunare a staffetta un giorno
ciascuno – saranno oltre al segretario e al tesoriere dell’associazione,
anche le professoresse Giovanna e Lucia Canigiula.

Come scrive Lucano, per l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo <<è stato accumulato un ingente debito con il personale, con i fornitori e con gli stessi rifugiati>>. Aggiungendo che <>
si somma <>. Centri immaginati al fine di sopperire – si legge nella
nota stampa – alla mancanza di posti nelle strutture ordinarie individuate
dalle Prefetture, in convenzione con cooperative, associazioni e strutture
alberghiere, secondo le procedure di affidamento dei contratti pubblici. Il
sindaco Lucano spiega che <>.

Lucano specifica che a Riacer stanno “raggiungendo il punto di non
ritorno”. E che “Se non ci sarà l’assegnazione programmata dei fondi, non
solo finirà l’esperienza di Riace ma saranno messi per strada 165
rifugiati; almeno 50 bambini, circa 80 operatori, numerose attività
commerciali che hanno fornito beni prevalentemente alimentari, da più di un
anno, non si vedranno pagato il credito accumulato. L’economia di tutta la
comunità, modello mondiale di accoglienza e integrazione, crollerà sotto un
cumulo di maceri>>.

Che dire di più? Che il comune di Riace andrebbe davvero promosso come
patrimonio dell’Umanità e che per questo anche noi, come associazione
sosteniamo la richiesta del Sindaco Lucano.