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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Boom di eroina tra i giovani Lo Stato e le istituzioni non abbassino la guardia

Boom di eroina tra i giovani Lo Stato e le istituzioni non abbassino la guardia
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L’ultimo episodio è accaduto nella serata di martedì a Veglie comune del leccese
dove i Carabinieri della locale stazione dopo aver notato movimenti sospetti di una
coppia di fidanzati hanno scoperto nell’abitazione nella quale questi si stavano
accingendo ad entrare, un gruppo di ragazzi in possesso di siringhe da insulina e
che appena si sono accorti degli agenti hanno tentato di disfarsi del relativo contenuto.Sembra
una scena vista e rivista negli anni ’80, ma che dopo numerosi casi analoghi che
quasi quotidianamente appaiono sulle cronache di tutto il Paese e quelli di punture
da siringhe in spiaggia come segnalato dallo “Sportello dei Diritti [1]” proprio
nei giorni scorsi, fa tornare inevitabilmente indietro la memoria quando l’uso dell’eroina
dilagava tra i giovani ed era divenuto un problema di ordine pubblico e di sanità
in tutta Europa.Campagne massicce di sensibilizzazione contro i rischi connessi alla
dipendenza da questo terribile oppiaceo e una normativa nazionale “anticonsumo” sempre
più evoluta, avevano ridotto drasticamente il fenomeno che agli inizi di questo
decennio del duemila sembrava relegato quasi nel dimenticatoio o a qualche nostalgico
sopravvissuto.Ora, invece, l’abbassamento della guardia dello Stato nei confronti
di questa piaga sta portando ai suoi effetti in negativo con continui sequestri che
confermano le preoccupazioni di chi da sempre combatte per sconfiggerla, ossia che
l’eroina, a causa della crisi e dei suoi bassi costi d’acquisto al dettaglio – per
una dose sarebbero sufficienti 20 euro – che la rendono più abbordabile anche ai
meno abbienti rispetto a cocaina e pasticche, è ritornata prepotentemente sulla
scena, specie nella platea dei giovani a partire dai piccoli centri di provincia,
con tutte le conseguenze per l’intera nostra società.Non si tratta, quindi, solo
di lanciare un allarme, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei
Diritti [2]”. Bisogna che le istituzioni prendano atto che le conseguenze di questa
terribile e permanente crisi economica che porta inevitabili ripercussioni nella
società, non costituisca anche la giustificazione per ridurre l’impegno delle stesse
– anche attraverso una costante riduzione di uomini, mezzi e campagne di comunicazione
– nell’affrontare battaglie contro fenomeni che si ritenevano vinti e che oggi, purtroppo,
ritornano prepotentemente all’orizzonte.E’ giunta nuovamente l’ora, quindi, che lo
Stato e le amministrazioni dello stesso facciano sentire la loro voce e che si riprenda
quella lotta capillare e quello spirito diffuso di prevenzione nei confronti e contro
le droghe pesanti che aveva fatto vacillare il traffico di eroina fino quasi a farlo
scomparire.