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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Bevacqua: “Infrastrutture calabresi fuori dal Def” "Non c'è il prolungamento dell’alta velocità da Salerno sino a Reggio Calabria"

Bevacqua: “Infrastrutture calabresi fuori dal Def” "Non c'è il prolungamento dell’alta velocità da Salerno sino a Reggio Calabria"
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Da quanto leggo in merito all’Allegato Infrastrutture collegato al DEF, appena varato
dal governo nazionale, comprendente la lista dei 119 interventi ritenuti prioritari,
vedo l’elenco di 46 opere singole e 73 differenti programmi che interessano in tutto
50 città, così come vedo l’opportuno e meritorio indirizzo dell’azione dell’esecutivo
verso i fabbisogni dei cittadini e delle imprese, mediante la soddisfazione, da
tempo attesa, della domanda di mobilità di passeggeri e merci e la connessione delle
aree del Paese. Quello che non vedo, però, e la cosa mi preoccupa assai, è il prolungamento dell’alta velocità da Salerno sino a Reggio Calabria, linea per la quale leggo che dovranno essere valutate «modalità più efficienti» per velocizzare i collegamenti;
allo stesso modo, desta perplessità il fatto che, fra i progetti sottoposti ad obbligo
di revisione, compare la Statale 106 Jonica, il cui completamento richiede, come
si legge, «la verifica di nuove soluzioni progettuali per individuare l’alternativa
più sostenibile». Ora, se si tratta di studiare miglioramenti, ben vengano gli approfondimenti,
ma non si perda di vista l’elemento centrale della questione: il fattore tempo. La
Calabria non ha intenzione di attendere oltre: come abbiamo ribadito due giorni fa
all’amico sottosegretario Giacomelli, in visita a Cosenza per un convegno sulle infrastrutture
organizzato da Zonadem, l’alta velocità ferroviaria e la soluzione per la 106 non
sono ulteriormente rinviabili. La garanzia di accessibilità è il prioritario strumento
di sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno. Dirò di più: è un diritto, che non
può essere ancora una volta negato ai cittadini calabresi. Sono certo che il governo
ne sia pienamente consapevole ma, in quanto parte della classe dirigente di questa
terra, è nostro dovere vigilare, insistere, pretendere con fermezza che quanto è
necessario venga portato a compimento. Sarà mia cura portare tali preoccupazioni
all’attenzione del PD calabrese e nazionale, nonché del Consiglio regionale?

Consigliere regionale Mimmo Bevacqua