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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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‘Avo, 25 anni di volontariato. 1987 – 2012’

Presentato il volume nella sala della Biblioteca della Provincia

‘Avo, 25 anni di volontariato. 1987 – 2012’

Presentato il volume nella sala della Biblioteca della Provincia

 

 

REGGIO CALABRIA – Una sala gremita di volontari ed amici, un clima di condivisione e di gioia per festeggiare, attraverso una pubblicazione, 25 anni di cammino comune al servizio degli ammalati presso gli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, con l’auspicio che questo importante traguardo, inatteso ma meritato, possa essere soltanto il primo. La sala della Biblioteca della Provincia ha ospitato la presentazione del volume ‘Avo, 25 anni di volontariato 1987 – 2012’ edito da città del Sole edizioni e completamente auto finanziato dall’associazione. Un’occasione per ripercorrere attraverso testimonianze, articoli e foto, questo quarto di secolo di solidarietà e di servizio gratuito all’ammalato sulla riva calabrese dello Stretto.

L’incontro si è aperto con i saluti dell’assessore provinciale alla Cultura ed alla Legalità Eduardo Lamberti Castronuovo e del direttore sanitario dell’azienda ospedaliera ‘Bianchi-Melacrino-Morelli’di Reggio Calabria, Vincenzo Sidari. Quindi l’intervento della presidente dell’Avo di Reggio Calabria Nicoletta Nucifora e quello dei soci fondatori dell’Avo reggina, Adele Zappia Punturi e Giuseppe Messina, curatori della pubblicazione. Un volume che non ha le pretese di essere un’opera letteraria ma che si propone come una testimonianza sentita e dovuta ad una comunità assediata da problemi ma anche capace di coltivare progetti straordinari come questo. 158 sono oggi i volontari che prestano servizio a Reggio Calabria, volontari capaci di sorrisi come di gesti concreti, portatori di speranza, testimoni dell’importanza del contributo individuale alla costruzione del Bene comune, persone che con la loro motivazione ed il loro impegno contribuiscono alla crescita della famiglia Avo ed a quella della comunità reggina.

Un migliaio sono stati i volontari che si sono formati, che hanno avuto il primo approccio alla cultura del volontariato nell’Avo, coloro che, anche per un breve periodo, hanno fatto parte di questa famiglia. Il primo corso di formazione, nell’ormai lontano 1987, contava 105 iscritti. Segno, questo, del contributo prezioso che questo presidio di gratuità e solidarietà rappresenta per la comunità di Reggio Calabria e per la famiglia Avo che in Italia conta trentamila volontari. Sono della giovane reggina Luisa Continolo le parole e la musica della canzone ‘Il sogno Avo’, divenuta l’inno nazionale dell’associazione.

Sono trascorsi 25 anni (1987 – 2012) da quando i padri Camilliani, aderendo ai fermenti che in altre città italiane alimentavano la formazione di gruppi di volontariato ospedaliero sulla scia dell’intuizione del professore Erminio Longhini, medico, fondatore presidente onorario della Federavo, proposero di dare vita ad un volontariato dedicato ai malati in ospedale. Così nel lontano 1987, quasi in sordina come nello stile del volontario Avo che opera lontano dai clamori ma con impegno e dedizione, nasce l’associazione Volontariato Ospedaliero anche a Reggio.

La semplicità di una margherita che riflette i suoi colori su uno specchio di acqua limpida per rappresentare la scelta che sboccia nel cuore di coloro che decidono di seguire la vocazione di servizio al prossimo attraverso il volontariato ospedaliero nella famiglia dell’Avo (Associazione di Volontari Ospedalieri). Nel segno di questa scelta e di chi l’ha compiuta ogni giorno in questi 25 anni in cui l’associazione di volontariato ospedaliero Avo ha operato presso gli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, nasce il desiderio di raccontare e testimoniare questa esperienza di condivisione e di servizio in questa pubblicazione corale. Un’opera non auto celebrativa, perché il volontario puro parla con i fatti e non cerca applausi, ma uno spaccato di tante vite che nell’Avo si sono intrecciate, vite di persone, volontari ed ammalati.

Un racconto in cui ci sono persone che operano per una causa comune, con discrezione e gratuità, ed in cui non ci sono meriti individuali. Una pubblicazione che accende una luce su un’attività che si svolge ogni giorno da 25 anni nel silenzio e nella riservatezza di una corsia di ospedale ma che qualche volta deve essere raccontata per dare speranza e fiducia, per testimoniare la semplicità e la spontaneità di un progetto che cresce da 25 anni nella città di Reggio. Quindi un’opera dedicata innanzitutto agli ammalati per cui l’Avo si prodiga, ai volontari, ai medici, agli infermieri, a tutti gli operatori sanitari, ai cittadini, a tutti coloro che vogliano non occupare il tempo libero, ma liberare il loro tempo per regalare un sorriso.

redazione@approdonews.it