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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Aurelio Chizzoniti si scaglia contro il provvedimento di licenziamento dei dipendenti di Calabria It

Aurelio Chizzoniti si scaglia contro il provvedimento di licenziamento dei dipendenti di Calabria It

130 lavoratori lasciati senza impiego

Aurelio Chizzoniti si scaglia contro il provvedimento di licenziamento dei dipendenti di Calabria It

130 lavoratori lasciati senza impiego

 

“Agghiacciante! Ma come definirlo diversamente? L’atteggiamento padronale del presidente uscente di Fincalabra spa, Umberto De Rose, che con un tratto di inchiostro sotto la sigla Fincalabra spa, con una lettera del 18 marzo u.s. intima al Commissario liquidatore della società Calabria Impresa e Territori Srl, Attilio Funaro, il licenziamento in tronco di 130 dipendenti in spregio a qualsiasi normativa ed al buonsenso, ed in conflitto con l’articolato parere espresso dalla dottoressa Alessandra Sarlo, dirigente del dipartimento ‘Controlli’ della Regione, che ha denunciato coraggiosamente l’assoluta carenza dell’indispensabile piano industriale per la riconversione di Calabria It”.
Lo afferma in una nota il presidente della Commissione speciale di Vigilanza, Aurelio Chizzoniti, al quale si sono rivolti, “comprensibilmente preoccupati”, i dipendenti di Calabria It che da tempo, sostenuti dalle organizzazioni sindacali, stanno portando avanti una battaglia per la tutela e la conservazione del rapporto di lavoro con l’ente satellite della Regione.
“Basta leggere il motivato parere della dottoressa Sarlo – sottolinea Chizzoniti – per rendersi conto del gravissimo arbitrio che sta per consumarsi perseguendo molto probabilmente anche finalità vendicative nei confronti della politica che ha preso le distanze dal presunto ‘sabotatore di rotative’. Secondo l’apprezzato dirigente – continua Aurelio Chizzoniti – lo stralcio del piano industriale di Fincalabra spa e Calabria Servizi srl, è soltanto la somma di alcuni dati contabili di due società privo di un’analisi economico-finanziaria di medio lungo-periodo con un arco temporale di riferimento di appena un anno. Non va sottaciuto anche l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale che per l’ing. De Rose, emulo di Otto von Bismarck, evidentemente, è solo carta straccia. Ho già contatto i componenti l’Ufficio di Presidenza della Commissione speciale di Vigilanza, i colleghi Carlo Guccione e Gesuele Vilasi, per concordare la data di una urgentissima convocazione dell’Organo di controllo che ho l’onore di presiedere, al fine di individuare tempestive iniziative da assumere, e fra queste, quella, non più differibile, di trasmettere tutte le carte alla Procura della Repubblica di Catanzaro. Ai 130 dipendenti ed alle rispettive famiglie, vadano i sensi della più sincera e sentita solidarietà da parte di tutta la Commissione che, mio tramite, conferma l’impegno di contribuire assieme ai vertici della politica calabrese a fronteggiare arroganza e prepotenza, delle quali l’ing. De Rose non appare mai sazio, tentando di avvelenare i pozzi, prima di essere restituito alle sue capricciose rotative”.