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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Attentato Cogeur, la solidarietà di Confindustria Confidustria Reggio Calabria commenta così l'attentato ai danni dell'impresa edile di Bivongi: «Solo la legalità garantisce lo sviluppo»

Attentato Cogeur, la solidarietà di Confindustria Confidustria Reggio Calabria commenta così l'attentato ai danni dell'impresa edile di Bivongi: «Solo la legalità garantisce lo sviluppo»
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“L’ennesimo attentato contro una ditta della provincia di Reggio Calabria, oltre a suscitare sconcerto e sdegno, pone ancora una volta al centro dell’attenzione i temi della sicurezza, della legalità e della libertà di fare impresa nel nostro territorio”. E’ quanto afferma Confindustria Reggio Calabria in merito all’atto intimidatorio subìto dalla ditta edile Cogeur di Bivongi. Un box prefabbricato adibito ad ufficio, montato all’interno del cantiere edile, è stato dato alle fiamme da ignoti malviventi.

Al riguardo, l’associazione di via del Torrione esprime “solidarietà all’imprenditore Francesco Carnovale, amministratore della ditta del comprensorio reggino e componente del direttivo di Confindustria” e condanna fermamente quello che definisce “un vile gesto perpetrato contro chi si impegna ogni giorno per lo sviluppo dell’economia del territorio”. Secondo Confindustria Reggio, “solo con l’impegno della società civile e grazie al lavoro quotidiano delle forze dell’ordine e della magistratura si può sconfiggere la criminalità, responsabile di questi atti spregevoli che rappresentano un colpo durissimo per il già fragile tessuto economico della provincia di Reggio Calabria”.

Gli industriali intendono manifestare “l’assoluta vicinanza e il pieno sostegno nei confronti della famiglia Carnovale. Per la Cogeur, così come per tante altre realtà positive del nostro territorio, occorre garantire quelle condizioni di sicurezza che rappresentano il presupposto della creazione di lavoro e della competitività sul mercato. Solo con la legalità ci può essere sviluppo”.

Alla luce di questo, i vertici di Confindustria Reggio Calabria auspicano “un celere accertamento delle responsabilità sull’episodio, anche al fine di restituire a cittadini e imprenditori la consapevolezza di vivere in uno Stato di diritto che tutela davvero l’iniziativa economica privata”.