Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

AssoTutela: “Sant’Andrea, va via un pezzo di buona sanità”

AssoTutela: “Sant’Andrea, va via un pezzo di buona sanità”

“Con l’implacabile scure del piano di rientro si smembra uno dei reparti più qualificati della capitale per interventi in laparoscopia, ovvero Chirurgia 2, in cui una équipe specializzata in interventi non invasivi perderà tutto il know-how acquisito con gli anni”

AssoTutela: “Sant’Andrea, va via un pezzo di buona sanità”

“Con l’implacabile scure del piano di rientro si smembra uno dei reparti più qualificati della capitale per interventi in laparoscopia, ovvero Chirurgia 2, in cui una équipe specializzata in interventi non invasivi perderà tutto il know-how acquisito con gli anni”

 

 

“L’implacabile scure del piano di rientro si abbatte sulla sanità regionale
e non guarda in faccia nessuno. I cosiddetti tagli lineari per rientrare
dal deficit, questa volta colpiscono il Sant’Andrea, il moderno ospedale
sulla Cassia, con un ampio bacino d’utenza e alcune specialità che negli
anni si sono distinte”. Commenta così il presidente di AssoTutela Michel
Emi Maritato la riorganizzazione del dipartimento di Scienze Chirurgiche
del nosocomio di via Grottarossa. “Così si smembra uno dei reparti più
qualificati della capitale per interventi in laparoscopia, ovvero
Chirurgia 2, in cui una équipe specializzata in interventi non invasivi
perderà tutto il know-how acquisito con gli anni. Stupisce – commenta
Maritato – la doppiezza dei nostri amministratori che, a parole sostengono
di non toccare le eccellenze e non scalfire la qualità del servizio
sanitario regionale. Di fatto, vanno sempre a impoverire i reparti di
qualità, scelte di cui fanno le spese sempre i cittadini, privati della
possibilità di un intervento in massima sicurezza, non cruento, che non
richiede giorni e giorni di degenza e quindi favorisce i risparmi.
Chiediamo al presidente Zingaretti – insiste Maritato – e alle direzioni
aziendali, di non procedere a tagli di tal genere se prima non passa un
piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Altrimenti, ci proponga
delle alternative, in modo da orientare i cittadini alle strutture migliori
e più qualificate per certi trattamenti”.