Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

AssoTutela: “Fare chiarezza sul misterioso morbo del San Giovanni”

La morte di un anziano per presunta epatite fulminante ha fatto scattare l’allarme

AssoTutela: “Fare chiarezza sul misterioso morbo del San Giovanni”

La morte di un anziano per presunta epatite fulminante ha fatto scattare l’allarme

 

 

“Un tecnico di Anatomia patologica ucciso da una presunta epatite fulminante e altri tre colleghi colpiti da quello che appare come un oscuro morbo su cui la direzione aziendale non dà ancora notizie certe. La Regione Lazio, che per domani ha convocato tutte le direzioni ospedaliere, si appresti a fare subito chiarezza, per la sicurezza degli operatori e dei cittadini”. Lo chiede il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, commentando la notizia del decesso di un 64enne del frusinate, operatore della sala settoria dell’Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata, per presunta epatite fulminante. “Altre tre persone impiegate nello stesso
settore hanno accusato uguali sintomi – precisa Maritato – troppo in una volta sola, troppo in una azienda che ha visto poco tempo fa alcuni pazienti infettati in sala operatoria oculistica, troppo per operatori sanitari che pagano lo scotto di tagli, riduzioni di servizi e di cautele per quanto attiene alla tutela della salute dei lavoratori. E inquieta ancor di più – precisa il presidente – sapere che nella sala settoria del San Giovanni alcuni giorni fa sono stati effettuati lavori a una conduttura dell’acqua da parte dell’azienda comunale energia e ambiente. Che ci sia un collegamento? Chi controlla le opere di manutenzione negli ospedali? Non
solo infezioni quindi: pericoli in agguato legati ai lavori pubblici che forse non sono sottoposti agli adeguati controlli. Ci risulta che uno dei pazienti colpiti dai sintomi – chiosa il presidente – sia stato trasferito in queste ore dallo Spallanzani al San Giovanni, segno che è in fase di miglioramento e la cosa ci lascia ben sperare”.