“Un atto di citazione che, non solo colpisce gli attivisti del No carbone che da anni si battono contro lo scempio territoriale che porterebbe la costruzione di una Centrale nell’area di Saline Joniche ma, tutti quei cittadini che, culturalmente e socialmente, si battono per la difesa della Calabria”

Arci Reggio Calabria: “Vicinanza e solidarietà a tutto il coordinamento del No Carbone”

“Un atto di citazione che, non solo colpisce gli attivisti del No carbone che da anni si battono contro lo scempio territoriale che porterebbe la costruzione di una Centrale nell’area di Saline Joniche ma, tutti quei cittadini che, culturalmente e socialmente, si battono per la difesa della Calabria”

Un atto di citazione che, non solo colpisce gli attivisti del No carbone che da anni si battono contro lo scempio territoriale che porterebbe la costruzione di una Centrale nell’area di Saline Joniche ma, tutti quei cittadini che, culturalmente e socialmente, si battono per la difesa della Calabria. Commenta così Davide Grilletto, Presidente dell’Arci Comitato Territoriale di Reggio Calabria, l’ atto di citazione a comparire davanti al Tribunale Civile reggino notificato il 2 maggio dalla società SEI S.p.A. a Giuseppe Toscano, Paolo Catanoso, Noemi Evoli del Coordinamento Associazioni Area Grecanica. Secondo i legali della società, gli stessi sarebbero “responsabili di attività lesive dell’onore, della reputazione, dell’immagine e dell’identità economica e professionale della SEI, dichiarando che i fatti per cui è causa assumono carattere diffamatorio, lesivo di ogni più ampio diritto di parte attrice”.
Troviamo invece – aggiunge Grilletto- che sia proprio questo atto a ledere alcuni diritti, in primis quello della libertà di espressione e di opinione che, trova la sua ragion d’essere nell’articolo 21 della nostra Costituzione.
Con la coerenza di sempre, il Comitato Arci esprime vicinanza e solidarietà a tutto il Coordinamento che mette la faccia da sempre, in prima linea. A loro va il nostro sostegno e la nostra massima disponibilità a fare rete con azioni concrete sul territorio, poiché questa azione mostra, ancora una volta, quanto sia importante che la battaglia contro la costruzione della Centrale a carbone unisca associazioni, società civile e politica, privati cittadini e movimenti ambientalisti sotto il nome di uno sviluppo sostenibile e alternativo.