Appuntamento con “La Penisola dei Tesori” di Agostino Perri A Jevoli di Feroleto Antico, martedì 15 dicembre, ultima presentazione dell’anno per il libro di Agostino Perri
Prima uscita ufficiale, martedì 15 dicembre nella frazione Jevoli di Feroleto Antico, per il “laureato” don Giacomo Panizza insignito ad inizio mese del titolo honoris causa. Il sacerdote prenderà parte in veste di relatore all’ultima presentazione dell’anno del libro “La Penisola dei Tesori” di Agostino Perri, giornalista della “Gazzetta del Sud”.
La manifestazione, che sarà presentata dal giornalista Antonello Torchia, si svolgerà nella Chiesa dell’Addolorata a partire dalle 19.30. Insieme all’autore ed a don Giacomo, dialogheranno con il pubblico Franco Falvo, giornalista, scrittore e cultore di storia locale, e l’attore teatrale e cinematografico Pino Torcasio, il quale di recente ha preso parte alla fiction “Lea” sulla giovane collaboratrice di giustizia crotonese uccisa dalla ‘ndrangheta. Ad introdurre i lavori sarà Antonio Nicotera, presidente dell’associazione Cescam (centro scambi culturali) che in collaborazione con i parrocchiani e la società Socjevoli ha organizzato l’evento.
Il programma dell’iniziativa prevede diverse novità. Per la prima volta in assoluto verrà proiettato il video ufficiale di “La Penisola dei Tesori”: immagini impressionanti di numerose bellezze calabresi con sottofondo musicale. Alcuni brani del volume, poi, saranno recitati da Torcasio. L’autore, inoltre, ha dichiarato che svelerà una piacevole sorpresa sul libro da poco accaduta (premio?). A conclusione della presentazione si terrà un ricco buffet di dolci tipici del Natale.
“La Penisola dei Tesori”, che ha avuto due presentazioni nazionali (a Roma, alla fiera “più libri, più liberi”, ed a Torino), ha toccato numerose città calabresi e dopo le festività di fine ed inizio anno sarà presentato in alcuni centri della presila catanzarese, a Reggio Calabria, Pizzo e Cosenza.
Il volume narra l’avventura di due ragazzi lombardi in Calabria, i quali sono alla ricerca di una prova o un indizio sul sequestro di persona subìto da uno dei due proprio nella “punta dello stivale”. La storia non è lineare e tiene con il fiato sospeso il lettore. Non mancano le denunce. Tra le originalità del libro le “massime storiche”, che raccolgono in 4-5 righe l’essenza di un fatto storico per sprigionare un impulso positivo a chi legge. Una “massima storica” ha pure fruttato all’autore i complimenti scritti del sindaco di Macerata.