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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Anniversario dell’arresto di Enzo Tortora Lo “Sportello dei Diritti” lancia la proposta di istituzionalizzare la Giornata Nazionale delle Vittime di Malagiustizia il 17 giugno di ogni anno

Anniversario dell’arresto di Enzo Tortora Lo “Sportello dei Diritti” lancia la proposta di istituzionalizzare la Giornata Nazionale delle Vittime di Malagiustizia il 17 giugno di ogni anno
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In data odierna ricorre l’anniversario di quel triste giorno, il 17 giugno 1983,
nel quale Enzo Tortora, il giornalista simbolo della lotta alla malagiustizia fu
arrestato e tradotto in carcere dopo essere stato accusato ingiustamente di associazione
mafiosa e traffico di droga, reati dai quali risultò totalmente estraneo dopo un
processo approdato sino alla Corte di Cassazione, sulla base di accuse formulate
da soggetti provenienti da contesti criminali. Dopo ben 7 mesi di reclusione ed una
battaglia di civilità portata avanti in prima linea, anche per il suo contestuale
impegno politico in parlamento nelle fila dei radicali, la sua innocenza fu dimostrata
e riconosciuta e venne infine definitivamente assolto. Tortora morì solo un anno
dopo dall’assoluzione in via definitiva a causa di un male che senz’altro fu determinato
dalle sofferenze subìte per l’ingiusta detenzione e per l’essere stato messo alla
gogna in un Paese che si spaccò fra colpevolisti e innocentisti, come sempre accade
nel mondo dell’informazione globale. A tal proposito disse il grande scrittore siciliano
Leonardo Sciascia: «Quando l’opinione pubblica appare divisa su un qualche clamoroso
caso giudiziario – divisa in “innocentisti” e “colpevolisti” – in effetti la divisione
non avviene sulla conoscenza degli elementi processuali a carico dell’imputato o
a suo favore, ma per impressioni di simpatia o antipatia. Come uno scommettere su
una partita di calcio o su una corsa di cavalli. Il caso Tortora è in questo senso
esemplare: coloro che detestavano i programmi televisivi condotti da lui, desideravano
fosse condannato; coloro che invece a quei programmi erano affezionati, lo volevano
assolto.» Nonostante tutto ciò, Enzo Tortora non si arrese, come fanno tanti sopraffatti
da un sistema giudiziario che può soffocare e uccidere al pari di una rivoltella
e questa sua lotta per la difesa dei diritti dei cittadini contro una giustizia con
la g minuscola che troppo spesso si rivela forte con i deboli e debole con i forti,
se ha portato dei miglioramenti quantomeno nell’attenzione dei cittadini verso i
problemi connessi all’amministrazione della giustizia e dell’ordinamento penitenziario
con provvedimenti che hanno significato nuove garanzie per indagati e detenuti, tuttavia
non può rimanere nel dimenticatoio anche in onore e per mantenere costante l’attenzione
verso le migliaia di cittadini che quotidianamente sono accusati o condannati ingiustamente,
e subiscono trattamenti umilianti e indicibili sofferenze, acuite al giorno d’oggi,
ancor più che in passato, dalla potenza dei media e della rete che sono pronti a
sacrificare il nome e la dignità delle persone in ragione della “notizia”. Ecco
perchè per un ulteriore miglioramento dei diritti dei cittadini e per una Giustizia
sempre più Equa ed adeguata ad una civilità che riconosce nelle Libertà dei suoi
cittadini la massima essenza dello Stato di Diritto, Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti”, proprio in questa data propone l’istituzionalizzazione
di una “Giornata Nazionale delle Vittime di Malagiustizia”, perchè anch’esse
sono vittime e sono un po’ tutti Enzo Tortora.