Ancora senza lavoro i 41 ex interinali degli ospedali di Castrovillari e San Giovanni in Fiore
redazione | Il 11, Gen 2014
Il consigliere regionale Gallo sollecita l’Asp: «Rispetti gli impegni presi». Chiesto l’avvio delle procedure di reinserimento lavorativo
Ancora senza lavoro i 41 ex interinali degli ospedali di Castrovillari e San Giovanni in Fiore
Il consigliere regionale Gallo sollecita l’Asp: «Rispetti gli impegni presi». Chiesto l’avvio delle procedure di reinserimento lavorativo
Sono a spasso dal primo gennaio del 2013. Confidavano di tornare presto al loro posto, ma un anno dopo sono ancora senza impiego. I 41 lavoratori interinali un tempo in forza ad “Obiettivo lavoro” ed in servizio negli ospedali di Castrovillari e San Giovanni in Fiore vivono il dramma della disoccupazione forzata. Al loro fianco i sindacati, Cgil, Cil e Uil e, adesso, anche il consigliere regionale Gianluca Gallo. «E’ assurdo verificare come a distanza di dodici mesi dall’avvio di un percorso che avrebbe dovuto portare all’immediata individuazione di una soluzione, e nonostante i diversi incontri e riunioni svoltisi nel frattempo nelle sedi istituzionali, non si sia ancora giunti alla meta», dice il vicecapogruppo regionale dell’Udc, che aggiunge: «Non si può indugiare oltre: decine di famiglie in provincia di Cosenza vivono sulla propria pelle la tragedia di non poter contare più sull’unica loro fonte di reddito e, da tre mesi a questa, neppure sugli ammortizzatori sociali. È necessario ed urgente attivarsi per definire la problematica».
La strada di uscita dalla crisi era stata individuata già il 9 gennaio del 2013, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra sindacati, Asp e Regione, col quale la parte pubblica si impegnava a bandire apposita procedura di gara per l’acquisizione dei servizi svolti dai lavoratori interessati, mediante appalto di durata pari a 12 mesi, rinnovabile per ulteriore, identico periodo. «Nessuna scusante, men che meno quella dell’assenza di pareri ministeriali probabilmente tardivamente richiesti e per nulla sollecitati, può valere a giustificazione dei ritardi accumulati», conclude Gallo. «Per tutelare la dignità del lavoro in una terra che il lavoro cerca disperatamente, sarebbe stato lecito attendersi ben altro atteggiamento. Con forza chiedo pertanto che l’Asl provveda a sbloccare lo stallo e a dar corso a tutti gli adempimenti indispensabili all’affidamento dei servizi, per favorire la ripresa delle attività lavorative nel più breve tempo possibile».