Allerta in Europa per i formaggi di pecora francese Lo segnala l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco ha lanciato un’allerta alimentare.
Nei formaggi di pecora ottenuti da latte crudo, “Rocketou” e ” Pérail ” prima del
consumo sono state trovate tracce di Listeria Monocytogenes, Salmonella ed E. coli.
I lotti in commercio avente n° 15.203.2 contrassegnati FR 48.074.011 CE possono
essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore ha ritirato
dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora esposti sugli scaffali.
I supermercati a loro volta dovrebbero avere sbandierato un cartello per avvisare
i clienti. Più in dettaglio, si tratta dei formaggi francese “Rocketou” e ” Pérail
“, prodotti dall’azienda agricola ” FROMAGERIE DE HYELZAS SAS HYELZAS-48150 HURES-LA
PARATA. Questi prodotti caseari sono commercializzati in tutta Europa. La segnalazione
è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo, questo vuol dire
che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente
per verificare che il produttore abbia ritirato i formaggi dagli scaffali di tutti
i punti vendita, informando i consumatori. La salmonella è l’agente batterico
più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche
che epidemiche. È stata segnalata per la prima volta nel 1886, in un caso di peste
suina, dal medico americano Daniel Elmer Salmon. La salmonella è presente in natura
con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi più frequentemente
diffusi nell’uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per
la catena alimentare, sono S. enteritidis e S. typhimurium. Le infezioni provocate
da salmonella si distinguono in forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili
della febbre tifoide e delle febbri enteriche in genere), in cui l’uomo rappresenta
l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette
salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme
cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica.Le salmonelle non tifoidee, responsabili
di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause
più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Le infezioni
da Salmonella spp. possono verificarsi nell’uomo e negli animali domestici e da
cortile (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e selvatici, compresi
i rettili domestici (iguane e tartarughe d’acqua). I principali serbatoi dell’infezione
sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati
crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli
di infezione.Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]” rilanciando
l’allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita
i consumatori di astenersi dall’acquisto del lotto del formaggio interessato invitando
chi lo ha già effettuato a non utilizzare il prodotto e a riconsegnarlo al punto
vendita, per il rimborso o la sostituzione. Per evitare futuri problemi, aziende
ed autorità non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano tutti
e sempre sicuri; servono verifiche sul campo approfondite, sui processi e sui controlli,
in laboratorio e a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede nella
maniera giusta. L’altra cosa da ribadire è che i formaggi francesi non coinvolti
si possono mangiare con serenità.