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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Alla Camera di commercio targa di qualità a 64 imprese reggine

Alla Camera di commercio targa di qualità a 64 imprese reggine

Quando l’ospitalità è sinonimo di eccellenza. Presentati i risultati del rapporto annuale dell’Isnart sul turismo nel 2011

Alla Camera di commercio targa di qualità a 64 imprese reggine

Quando l’ospitalità è sinonimo di eccellenza. Presentati i risultati del rapporto annuale dell’Isnart sul turismo nel 2011

 

 

REGGIO CALABRIA – Sono complessivamente 64 le eccellenze turistiche della provincia reggina che questa mattina hanno ricevuto la menzione di qualità (elenco allegato).

Di queste sedici alberghi, di cui quattro con ristorante, due agriturismo, diciassette bed&breakfast e sei ristoranti sono stati insigniti del marchio “Ospitalità Italiana”.

Dodici sono invece i ristoranti che hanno ricevuto il segno distintivo di “Tradizioni Reggine. Saperi e sapori in tavola”.

Uno stabilimento balneare, due hotel, un agriturismo, tutti con ristorante tipico, e sei ristoranti hanno portato a casa entrambi i marchi.

Tutte le aziende premiate sono state inserite nella pubblicazione del Gambero Rosso Travel. Viaggiar bene 2012, oltre che sul sito internet 10q.it

« I turisti che vengono nella nostra provincia cercano l’unicità, l’identità del nostro territorio, l’originalità dei nostri prodotti. Da anni cerchiamo di valorizzare le eccellenze e di qualificare la filiera del turismo. E gli imprenditori hanno risposto immediatamente, sottoponendosi a rigorose valutazioni per ottenere la certificazione di qualità. Ma non basta. Dobbiamo permettere all’ospite di fruire e vivere l’unicità della destinazione che ha scelto. Il turismo è trasversale e coinvolge più settori: enogastronomia, cultura, intrattenimento, sport, benessere. Per il nostro territorio è un’opportunità e può, anzi deve, assumere una funzione strategica – ha dichiarato il presidente della Camera di commercio Lucio Dattola –. E per fare questo passo la scelta sta a noi: istituzioni e aziende. Dobbiamo far dialogare e interagire le imprese della filiera turistica, che sono molto eterogenee, e le imprese della filiera produttiva per creare una logica di sistema, che porti valore ai nostri prodotti, ai nostri servizi, ai nostri cittadini. Per affermare la nostra unicità, perché in un quadro di competizione estrema dobbiamo imparare a farci scegliere».

Il marchio “Ospitalità Italiana” è diffuso e promosso a livello nazionale e internazionale dall’Isnart in collaborazione con le Camere di commercio Italiane. È conferito alle aziende che hanno scelto la qualità come valore e come strategia per migliorare la propria competitività e che, ogni anno, si sottopongono a scrupolose valutazioni sul livello di qualità dei servizi offerti. Il marchio è un’importante garanzia non solo per il turista, ma anche per le stesse aziende che aderiscono all’iniziativa.

Il marchio “Tradizioni Reggine. Saperi e sapori in tavola” è riconosciuto dall’ente camerale reggino alle imprese di ristorazione che offrono una enogastronomia di qualità che utilizza prodotti tipici del territorio.

Durante la manifestazione Lucrezia Balducci, ricercatrice dell’Istituto nazionale ricerche turistiche, ha presentato i dati del Rapporto annuale sul turismo provinciale. Il rapporto, realizzato dalla Camera di commercio di Reggio Calabria in collaborazione con Isnart, è uno strumento di monitoraggio continuo delle dinamiche della domanda e dell’offerta del settore che permette di verificare le esigenze delle imprese e di elaborare strategie per valorizzare le opportunità e le risorse turistiche del territorio.

Secondo il rapporto, nel 2011 il giudizio dei i turisti sull’offerta della provincia è positivo: in una scala da 1 a 10 ha ottenuto 8,2, con eccellenze quali la qualità dell’offerta enogastronomia (8,8), l’ospitalità della gente locale (8,8), l’offerta culturale e di intrattenimento (7,9), le bellezze naturali del luogo. I dati, tuttavia, evidenziano che nel 2011 il turismo nella provincia di Reggio Calabria ha registrato un complessivo rallentamento delle vendite da parte del sistema ricettivo, restando indietro ai livelli medi regionali, e un’alta concentrazione dei tassi di occupazione nei periodi estivi. Nel mese di agosto, in particolare, le imprese ricettive hanno incrementato le vendite rispetto al 2010 del +9%, coerentemente con il trend di crescita regionale e nazionale.

Nella provincia il peso del turismo legato alle abitazioni private sta diventando sempre più rilevante: in relazione all’offerta (circa 47mila abitazioni per vacanza), alla domanda (più di 1,7 milioni di presenze turistiche in abitazioni per vacanza) e al volumi d’affari (quasi 121 milioni di euro spesi). Il turista che ha alloggiato in abitazioni private era proprietario solo nel 5,6% dei casi e spesso proveniva da altre località della Calabria (25,7%).

La città è stata la meta preferita e ha ottenuto buoni risultati anche d’estate, riuscendo a competere anche con Campania, Puglia e Sicilia. La montagna, se nella prima metà dell’anno ha registrato tassi contenuti, tra agosto e novembre ha incrementato le vendite, con una media di oltre 12 punti percentuali. Le località balneari anche nella stagione estiva hanno registrato dati inferiori alla regione e alle regioni competitor Puglia, Campania e Sicilia. L’intermediazione è una politica che premia nonostante le commissioni: il 72,9% delle imprese ha stretto accordi con i grandi portali. L’81% delle strutture ricettive della provincia è presente in Rete ma solo il 28% ha il booking on line diretto (media Italia: quasi il 48%).

Shopping, spettacoli teatrali, enogastronomia, attività sportive, musei e mostre, siti archeologici: sono queste le attività dei turisti. Gli eventi, inoltre dimostrano di essere fattori di attrattività. Il Festival “Catona Teatro”, giunto alla 26° edizione, ad esempio ha un ritorno positivo sull’attività del 35% circa delle imprese.

Secondo la dottoressa Balducci, i fattori sui quali puntare per dare impulso allo sviluppo del turismo sono: la creazione di una marca territoriale che abbia la capacità di identificare, distinguere e valorizzare il territorio stesso capitale territoriale, inteso quale complesso di elementi tangibili ed intangibili che compongono il sistema d’offerta locale; il turismo residenziale e di ritorno che oggi è legato ad uno sviluppo spontaneo, ma che in futuro dovrà essere gestito in modo imprenditoriale al fine ottimizzare le ricadute economiche sull’indotto turistico; la differenziazione e specializzazione dell’offerta dal momento che il macro scenario turistico si sta proiettando verso le nicchie di mercato; l’e-commerce, fondamentale in un processo di internazionalizzazione.

«La strategia della Regione va proprio in questa direzione – ha dichiarato Raffaele Rio, dirigente generale del Dipartimento turismo della Regione –. Stiamo lavorando per una visione complessiva, per promuovere un unico prodotto turistico, la Calabria, con un unico marchio, quello dei tre scudi, che sintetizza l’identità regionale. Abbiamo puntato su 15 aree turistiche della regione, di cui tre nella provincia reggina e su 8-10 mercati esteri ben precisi. Il nostro impegno è di razionalizzare e spendere correttamente le ingenti risorse comunitarie non utilizzate destinate al turismo. Strategica diventa quindi la sinergia tra istituzioni e e con quanti operano nel settore diventa strategica per condividere e produrre i risultati attesi».

«E in questa nuova stagione di rilancio del territorio e di azioni e misure concrete è fondamentale la sinergia che si è instaurata tra la Regione e la Camera di Commercio, in quanto la Camera conosce profondamente tutte le variabili del tessuto socio-economico del territorio» ha dichiarato Antonio Caridi, assessore alle regionale alle attività produttive.

I dati dell’Osservatorio turistico della provincia di Reggio Calabria (Isnart)

Nei primi tre mesi del 2012 le strutture ricettive hanno incrementato le vendite del 5,3% rispetto allo stesso trimestre 2011. Il risultato è dovuto al settore extralberghiero, che ha registrato un +12%. È rimasto stabile l’alberghiero che ha avuto comunque livelli di occupazione più elevati (28,5%) rispetto alle altre tipologie di strutture recettive (20% circa).

La città si conferma la meta preferita anche in questo trimestre. Seguono le località di mare con un 25,2% di stanze occupate a marzo. In montagna, dopo il calo dei mesi gennaio-marzo, la stagione sembra essersi avviata con il mese aprile: a Pasqua le strutture ricettive montane hanno venduto oltre il 44% delle camere.

Nei primi tre mesi gli alberghi a 1 e 2 stelle hanno venduto quasi il doppio delle camere dei 4 e 5 stelle e a marzo hanno raggiunto il 53,6%. Rispetto al 2011 si sono avute performance migliori per gli agriturismo, che a marzo hanno registrato un +14,7, e per i campeggi (+17,3%). I B&B, invece, non sono riusciti a ripetere il risultato positivo dello stesso periodo del 2011 (-10% circa).

2011: più di 2 milioni di turisti

Nel 2011 le presenze turistiche nella provincia di Reggio Calabria sono state oltre 2,2 milioni e hanno generato un volume d’affari di circa 170 milioni di euro.

Il turismo, complici la crisi economica e le contrazioni dei consumi, ha subìto un rallentamento delle vendite da parte del sistema ricettivo tradizionale, ma ha registrato un uso crescente delle abitazioni private come alloggio, con un’offerta ufficiale di circa 47mila abitazioni. Il 54,7% degli italiani in vacanza nella provincia ha soggiornato presso amici o parenti e il 18,6% in case private. Questa tendenza è stata seguita anche dagli stranieri: il 62% è stato ospite di amici e parenti, mentre l’8,6% ha affittato una casa.

Il tasso di occupazione delle camere delle strutture ricettive si è concentrato nei periodi estivi, con un incremento nel mese di agosto, rispetto al 2010, del +9,1%. La forte stagionalità ha portato a una minore occupazione da fine estate (38%) a dicembre (21,1%).

Non solo mare

Nel 2011 la città è stata in testa alle scelte dei turisti, anche in alternativa alle località balneari che, caratterizzate dalla stagionalità del flussi turistici, hanno raggiunto risultati rilevanti solo in estate (agosto +6,4 punti percentuali rispetto ad agosto 2010). In città, tra giugno e agosto, la provincia reggina ha ottenuto migliori performance di vendita persino rispetto a regioni competitor come Campania, Puglia e Sicilia. Costante la presenza anche fuori stagione.

Un anno positivo anche per le strutture in montagna, che a luglio e ad agosto hanno superato le vendite del 2010 (rispettivamente 46,7% e +8,9 punti percentuali; 70,9% e +14,5 punti percentuali), ottenendo risultati migliori dell’Abruzzo.

Portali e tour operator fanno crescere le vendite

L’intermediazione nel 2011 ha permesso di intercettare una percentuale del 12,6% di turisti organizzati e il 40% delle imprese turistiche della provincia si è affidato a intermediari di viaggio per la commercializzazione della propria struttura.

Protagonisti indiscussi sono stati i grandi portali con i quali ha stretto accordi il 72,9% delle imprese. Seguono le agenzie di viaggio (36,3%), i Tour Operator (31,8%) e le agenzie di viaggio online (10,9%).

L’81% delle strutture ricettive della provincia è presente in Rete, un aspetto da potenziare dal momento che è aumentata la quota di turisti che prenota tramite internet (il 38% rispetto al 33% del 2010) e che circa il 21% degli stranieri accede al territorio da internet.

Viaggi d’affari in crescita

Nel 2011 è aumentato il numero di chi viaggia per affari: 43,8% rispetto al 22,7% del 2010.

Tra coloro che viaggiano per piacere le coppie sono il 34,7%, mentre le famiglie il 33,9%. I single sono soprattutto stranieri (29,9%). I turisti sono soprattutto giovani (21-30 anni: 30%) e adulti fino a 40 anni (32,2%, +4 punti percentuali rispetto al 2010).

Più italiani, meno stranieri

Sono soprattutto i turisti italiani (quasi l’89%) a scegliere la provincia di Reggio Calabria come meta di vacanza. E non sono solo turisti locali (Calabria 11,6%), ma piemontesi (14,8%), laziali (13,1%), lombardi (12,2%).

In generale è calata la clientela internazionale che rappresenta soltanto l’11%. È europea ed extraeuropea. Ha già visitato sia l’Italia (circa l’83%, in media quasi 8 volte) che la provincia (91,9%, in media più di 6 volte). Turismo di ritorno (soprattutto da Canada e Australia) e turismo residenziale (Regno Unito 84,2%) evidenziano una diversificazione dei mercati che tradizionalmente frequentano la provincia: Germania, Francia, Stati Uniti.

Il turismo delle “seconde case”: un volume d’affari da 121 milioni di euro

Sono 1,7 milioni i turisti che hanno soggiornato in abitazioni per vacanza della provincia di Reggio Calabria. Hanno generato, in termini di volumi d’affari, una spesa di circa 121 milioni di euro che è si è ripartita su diversi settori dell’economia locale: 3,5% agroalimentare, 21,8% abbigliamento e calzature, 16,9% attività ricreative, culturali e di intrattenimento.

Sono stati soprattutto gli italiani a scegliere l’abitazione privata (88,2%): calabresi nel 25,7% dei casi, laziali (10,9%), lombardi (8%), veneti e piemontesi (6,8%). La domanda internazionale, benché bassa (11,8%), è cresciuta di 7,8 punti percentuali.

In genere la scelta è determinata da presenza di amici e parenti (55,3%), esperienze precedenti (38,3%), convenienza economica (16,8%: in media l’affitto è di 406 euro a settimana. E quest’ultimo dato incide sulla durata della vacanza sul territorio (in media quasi 17 notti per il turista italiano e circa 21 per quello straniero), che ha ripercussioni positive sull’indotto turistico locale.

Il turista è mediamente adulto, il 33% ha tra i 31 e i 40 anni, viaggia in coppia o con la famiglia (senza bambini). Sono diminuiti i giovani, solo il 4,7% ha tra i 18 e i 20 anni, e le famiglie con figli.

Il turismo residenziale nella provincia di Reggio Calabria è per lo più legato a destinazioni balneari (83,5%).

Perché la provincia di Reggio

Il giudizio generale che i turisti assegnano all’offerta turistica della provincia, è positivo: in una scala da 1 a 10 ha ottenuto 8,2, con eccellenze quali la qualità dell’offerta enogastronomia (8,8), l’ospitalità della gente locale (8,8), la pulizia del luogo (8,4), l’offerta culturale e di intrattenimento (7,9), le bellezze naturali del luogo. Gli stranieri, in particolare, visitano centri storici (83%) e cattedrali (54,5%), musei e mostre (34,6%), monumenti e siti archeologici (23%). Nei giudizi carenti sono risultati i servizi turistici, le strutture sportive, l’offerta e l’accoglienza nei porti.

La cultura volano per il turismo: Catona Teatro.

Tra i fattori di attrattività della provincia vi sono gli eventi organizzati sul territorio. Il festival Catona Teatro, giunto alla 26° edizione, è ormai diventato un appuntamento fisso della stagione estiva. L’evento ha inciso positivamente sull’attività del 35% circa delle imprese e oltre la metà dei visitatori (56,5%) ha dichiarato di trovarsi nella località per assistere all’evento programmato. Nella maggior parte dei casi chi ha partecipato alla manifestazione proveniva da zone limitrofe.

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