Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

A proposito di libri di testo, ecco l’intervento dell’insegnante Isabella Fiore

“Polemica inutile dal momento che la materia é regolata dalla legge Regionale 27/85 sul Diritto allo Studio che all’articolo 4, comma 2, così recita: ‘Per gli alunni della scuola elementare la fornitura dei libri di testo è gratuita ed avviene secondo le procedure indicate dal D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616′”

A proposito di libri di testo, ecco l’intervento dell’insegnante Isabella Fiore

“Polemica inutile dal momento che la materia é regolata dalla legge Regionale 27/85 sul Diritto allo Studio che all’articolo 4, comma 2, così recita: ‘Per gli alunni della scuola elementare la fornitura dei libri di testo è gratuita ed avviene secondo le procedure indicate dal D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616′”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Più che un comunicato ambiguo a me sembra perfettamente inutile, considerato che la materia é regolata dalla legge Regionale 27/85 sul Diritto allo Studio che all’articolo 4, comma 2, così recita: “Per gli alunni della scuola elementare la fornitura dei libri di testo è gratuita ed avviene secondo le procedure indicate dal D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616”.
Non mi pare che esistano norme diverse da quelle soprarichiamate che danno ai comuni l’autorità di attivare una fornitura dei libri di testo per fasce di reddito.
Cosa diversa é la fornitura agli alunni dell’ordine di scolarizzazione superiore (Scuola Media) che viene regolata dal 3° comma dello stesso articolo 4 della Legge 27: “Agli alunni della scuola media, in condizioni di particolare disagio economico, viene fornita l’intera dotazione di pubblicazioni indicate dagli organi scolastici; l’attribuzione è effettuata dalla biblioteca di classe in uso gratuito a titolo di comodato”.
Penso, invece, che tale polemica estiva, nata dal nulla é deceduta sul nulla, abbia sortito l’effetto di deviare l’attenzione della pubblica opinione rispetto ai temi veri della scuola, quella pubblica in particolare, di cui oggi il governo in carica parla ancorando il termine riforma alla pratica, sistematicamente collaudata, dei tagli disattendendo, in tal modo, l’elementare concetto secondo cui togliendo risorse non si qualifica il sistema scolastico e formativo ma lo si svilisce irrimediabilmente.
Non sfugge a nessuno come gli enti locali, al netto delle loro innegabili responsabilità, facciano spesso fatica (vedi legge di stabilità) a garantire alle scuole le forniture più banali: ci sono famiglie che portano da casa la carta igienica per i loro bambini ed altre che si propongono di fare la colletta per comprare qualche risma di carta
La stessa Scuola Elementare, oggi Primaria, per circa un decennio fiore all’occhiello in Europa e nel Mondo, ha ormai perso quell’identità pedagogica e culturale acquisita con la riforma dei Programmi del 1985 e consolidata, nella prima meta degli anni 90, con la riforma dell’ordinamento (Legge 148/90)che ha dato vita a strutture organizzative di tipo modulare.
Tutto ciò che rimane della scuola elementare, di quella scuola che conosco meglio e che amo di più, é la sua irriconoscibilità, figlia del disinteresse della classe politica e del silenzio ormai perpetuo di un ceto intellettuale prima anestetizzato dal letargo culturale del Berlusconismo e oggi accantonato, come merce inutile, dal nuovo che avanza e s’impone: il culto della rottamazione e l’esercito dei rottamatori.

Fiore Isabella
Insegnante di Scuola Primaria