Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

A Cosenza la presentazione del romanzo di Nino Greco “La Tana del Fajetto” Venerdì, alle 18

A Cosenza la presentazione del romanzo di Nino Greco “La Tana del Fajetto” Venerdì, alle 18
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Si terrà venerdì, alle 18, sul Terrazzo Pellegrini di Cosenza, la presentazione del romanzo di Nino Greco “La Tana del Fajetto”.

Intervengono:
Alberico Guarnieri, Critico letterario
Nino Greco, Autore del volume
Conduce:
Antonietta Cozza, Ufficio Stampa LPE
Seguirà aperitivo.

Un romanzo eroico, affascinante, intenso “La Tana del Fajetto” di Nino Greco. Una
narrazione che cattura il lettore e lo immerge in tempi letterari
forti che ricordano quelli della Sicilia di Elio Vittorini per la tempra e la passione
che vi si ritrovano dentro e quelli della Calabria di Corrado
Alvaro per gli ideali e l’energia che regalano cromatismi alla storia.
Costruito con un linguaggio forte, essenziale e deciso, privo di inopportuni ingorghi
descrittivi ma ricco di termini dialettali che hanno grande
efficacia, il romanzo offre un’immagine non stereotipata del mondo contadino calabrese
attraverso la storia di Angelo, adolescente ribelle, teso a
difendere la propria dignità e quella dei suoi più ‘miti’ familiari, contro
le prepotenze perpetrate contro di loro da compare Bruno, un
arrogante «capo anta», pronto ad impartire ordini animato dalla convinzione di
detenere una posizione di superiorità sui coloni.
“Angelo non si persuase, abbassò lo sguardo e riprese a lavorare. Le rampate di
fine giornata furono agitate, l’entusiasmo della mattina lo aveva
abbandonato. Ogni tanto porgeva orecchio ai discorsi, ora seri ora spensierati, dei
compagni. Compare Bruno gli sembrò più arrogante di prima:
ostentava e rimarcava, oltremodo, il suo essere capo e ad Angelo, invece, appariva
sempre più sbruffone…
Compare Bruno era da anni un capo anta nelle tenute dei Ruffo: con la sua anzinità
e con i suoi modi untuosi era riuscito a farsi assegnare una
gabella e si atteggiava sempre, con sgarbata superbia, con chi poteva osare…
Ad Angelo, anche se ragazzo di appena quattordici anni, non mancava la scaltrezza
per cogliere le sfumature e lo scopo di quei discorsi”.
Stralci narrativi che denotano la tempra caratteriale del giovane protagonista che,
nelle pagine, acquista sempre più un piglio titanico, (di un
titanismo fisico e interiore) che lo fa svettare nel corso della storia e aziona
l’avvincente ‘macchina narrativa’, che parte dal rifiuto
opposto dal ragazzo di assecondare le intemperanze del viscido e untuoso Bruno, per
compiere un viaggio volto a conquistare spazi sempre maggiori di
autonomia, mentre i grandi eventi della Storia ufficiale (la Grande Guerra) si intrecciano
con la quotidianità vissuta dal giovane e da alcuni suoi
amici, chiamati a confrontarsi con complesse e suggestive trame di un percorso esistenziale
di formazione, dagli esiti sorprendenti.