Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

A colloquio con l’artista Marcello Cesena Intervista al comico-cabarettista-regista

A colloquio con l’artista Marcello Cesena Intervista al comico-cabarettista-regista
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

di Diego Licopoli

A colloquio con Marcello Cesena, eccezionale comico che da diversi anni sta spopolando in Italia, con le sue interpretazioni esilaranti che lasciano una risata nel cuore di tutti gli italiani: Da Jean Claude protagonista di “Sensualità a corte” sino al colonnello “Dalla cintola”, passando per la parodia di “Don Matteo” con il personaggio di “Don Babbeo”. Un attore eclettico dal talento innato, che ha avuto anche la fortuna di lavorare con registi di grande spessore come Pupi Avati, interpretando personaggi non soltanto comici, ma anche di profonda levatura sentimentale. Un patrimonio di livello assoluto per l’intera comicità italiana, da sempre fucina di grandi artisti che si sono affermati a livello nazionale.

Lei si è diplomato al Teatro Stabile di Genova, ed ha interpretato il suo primo grande ruolo nell’Enrico IV di Giorgio Albertazzi. Cosa può dirci di queste grandi esperienze formative?
Ho avuto fortuna. Ad essere accettato in una ottima scuola di recitazione e ad esordire accanto ad un grandissimo attore. Credo che queste due cose, la prima perché una buona scuola è tutto nel mio lavoro, la seconda perché un grande attore ti influenza per ” osmosi”, abbiano condizionato in positivo la mia carriera.

Nel cinema, debutta in un film di Pupi Avati “Una gita scolastica”. Cosa può dirci di questa prima esperienza a fianco di un grande regista?
Da Pupi ho imparato, studiando il suo modo di girare un film, a dirigere gli attori. Usando soprattutto l’empatia e il meno parole possibile.

Lei ha esordito in televisione fondando i Broncoviz con cui ha diretto numerosi programmi. Cosa ci può dire di questa esperienza professionale?

Quello col gruppo dei Broncoviz è stato l’unico, vero matrimonio della mia vita. Con loro ho mi sono viziato per molti anni lavorando accanto a grandissimi talenti. Senza quell’esperienza sarei una persona ed un artista differente.

Nel 2001 esordisce alla regia con il film “MAri del Sud” Con Diego Abatantuono. Cosa può dirci del suo primo film?
Mari del Sud in realtà è il mio secondo film dopo Peggio di così si muore, coi Broncoviz. È stato peró il primo film girato con grandi attori, Diego e Victoria Abril, un’esperienza felice ed un film che negli anni ( e tutt’ora, visto che è continuamente programmato) mi ha dato molte soddisfazioni. La sua carriera da comico che la porta al successo televisivo. inizia nel 2004 a fianco della gialappa’s band nel programma mai dire domenica.

Com’è nato il divertentissimo personaggio di Jean-Claude da cui è tratta la fiction interattiva di grande successo “Sensualità a corte?”
Sensualità a Corte, la cosa a cui sono più legato, anche ” sentimentalmente” nasce dal mio incontro con la Gialappa’s e da cinque anni di lavoro nei loro programmi. È nata, soprattutto, dal desiderio di costruire qualcosa di più del semplice pezzo comico con me protagonista e di unire invece il mio lavoro di comico a quello di regista, il mio secondo mestiere. Quindi più attori, trama, una specie si mini-serie televisiva insomma.

Ci parli del personaggio “Il colonnello Dalla cintola” in onda su Rai dire nius. Lei lo considera come uno spin-off di Jean Claude?
Dalla cintola è, assolutamente, uno spin-off di Sensualità a Corte. È stato pensato e girato esattamente per proporre “quei” personaggi , da un altro punto di vista. Nel suo futuro, si vede ancora alla direzione di pellicole cinematografiche, o preferisce concentrarsi sulla sua carriera da comico? Nel mio futuro, al momento, vedo una spiaggia e un trancio di pesce spada a pranzo. Per parlare di lavoro e progetti aspetterei Settembre.