Elezioni il 12 ottobre, le opposizioni: “Data imposta dal centrodestra per piegare le regole a fini elettorali. Inviata una lettera alle Autorità competenti” 

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«Una forzatura istituzionale che conferma l’intenzione di Occhiuto e del centrodestra di piegare le regole democratiche alla propria convenienza elettorale». Così i capigruppo di opposizione in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto) commentano la comunicazione ufficiale fornita dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso durante la Conferenza dei capigruppo, con cui è stata annunciata la data delle elezioni regionali per i prossimi 12 e 13 ottobre.

«Una decisione presa con sorprendente rapidità, senza alcuna interlocuzione con le opposizioni – spiegano – che conferma la volontà della maggioranza di anticipare al massimo la consultazione elettorale, comprimendo di fatto tempi e condizioni minime per una piena partecipazione democratica, soprattutto da parte delle forze che non dispongono di rappresentanza parlamentare. Il rischio è che il voto venga celebrato in un contesto di evidente squilibrio istituzionale e politico».

Proprio per denunciare questo scenario e richiamare il rispetto delle regole costituzionali, i tre capigruppo hanno inviato una lettera formale all’Avvocatura dello Stato, al Ministero dell’Interno, al Prefetto di Catanzaro e alla Corte d’Appello, sollevando dubbi sulla legittimità della permanenza in carica del presidente dimissionario.

«Nella lettera – spiegano – ribadiamo che, alla luce di autorevoli pronunce giurisprudenziali e della prassi consolidata, le dimissioni del presidente comportano l’immediata cessazione del mandato e il passaggio delle funzioni al vicepresidente. In nessun caso un presidente dimissionario può continuare a esercitare le prerogative del suo incarico, né tantomeno condurre la campagna elettorale da una posizione di controllo amministrativo, come quella derivante anche dal ruolo di commissario alla sanità».

«Siamo di fronte – concludono Bevacqua, Tavernise e Lo Schiavo – a un uso distorto delle istituzioni, che rischia di compromettere la regolarità della fase preelettorale. Per questo ci appelliamo alle autorità competenti affinché intervengano con tempestività, a tutela della legalità e dell’equilibrio democratico nella nostra Regione».