La conferenza stampa. Roberto Occhiuto, “non consentirò la mia uccisione politica. Mi sento stuprato e non mi faccio azzoppare, mi candiderò e oggi lo dico con ancora più convinzione”
“Tutti i presidenti di Regione prima di me sono stati indagati o anche colpiti da misure cautelari, in gran parte sono stati poi assolti ma sono stati uccisi politicamente"Giu 18, 2025 - Giuseppe Larosa
A proposito di “stronzate” in merito all’avviso di garanzia per corruzione recapitata al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, e dopo aver fatto un’apparizione per pochi spiccioli di minuti nella trasmissione “di casa” Mediaset “Quarta Repubblica” su Rete4, ospite da Nicola Porro, oggi Roberto Occhiuto ritorna sul caso con una conferenza stampa alla Cittadella regionale dicendo che si sente “come se fossi stato inserito in un frullatore, ho deciso di rispondere ad accuse pubbliche con spiegazioni pubbliche, contravvenendo anche alle indicazioni dei miei avvocati”. Il Governatore della Calabria torna sull’inchiesta della Procura di Catanzaro che lo vede indagato per corruzione assieme almeno ad altre due persone, il manager Paolo Posteraro ed Ernesto Ferraro, amministratore unico di Ferrovie della Calabria.
“Generalmente non si chiede di essere sentiti al buio o non si parla con la stampa prima di essere certi dei fatti contestati, ma ho improntato la mia attività al massimo rigore e non mi va che sia sporcata la mia immagine e quella della Calabria, senza dire nulla. Sarò poco prudente, ma è doveroso anche per il modo in cui mi sono sempre rapportato ai calabresi”, e inoltre, “non so chi abbia fatto circolare le notizie, so solo che ho ricevuto due fogli venerdì 6 giugno, con un atteggiamento molto corretto della Guardia di Finanza. Sono rimasto basito, era la prima volta per me, dalle carte non si comprendeva quali fossero le accuse. Ho chiesto alla Finanza che non vi fosse fuga di notizie fino a quando non sarei stato sentito (…) Quando avrò in mano il fascicolo potrò avere maggiori certezze, magari è legato all’iniziativa di qualcuno desideroso di ostacolarmi, ma oggi non sono nelle condizioni né di dirlo né di smentirlo”.
E riguardo la sua situazione politica, ricordando anche che al termine della sua apparizione televisiva a “Quarta Repubblica” chiuse con quest’affermazione, “A tutti i governatori della Calabria, è successo di essere indagati e distrutti politicamente sui giornali: io non lo consentirò per me stesso, chiederò ai calabresi di giudicarmi quando mi ricandiderò” e anche oggi l’ha voluto ribadire, “Tutti i presidenti di Regione prima di me sono stati indagati o anche colpiti da misure cautelari, in gran parte sono stati poi assolti ma sono stati uccisi politicamente. Io non consentirò la mia uccisione politica. Non mi faccio azzoppare, mi candiderò e oggi lo dico con ancora più convinzione per dimostrare che c‘è stato in Calabria un cambio di passo e voglio che siano i calabresi a giudicare se ho governato bene”.
Nella conferenza stampa di Occhiuto c’è anche spazio per parlare del neo sottosegretario al Sud ed ex segretario generale Cisl Sbarra che per alcuni sembrava fosse una sorta di candidatura in pectore alla guida regionale della Calabria al suo posto, “Ho fatto gli auguri a Sbarra per la nomina da sottosegretario. C’è un solido rapporto con le leadership nazionali, sommessamente vorrei far notare di essere il vicesegretario nazionale di Forza Italia e non credo di avere problemi su questo versante. I giornalisti a volte devono scrivere di queste cose perché hanno bisogno di suggestioni”.
Il governatore parla anche di “accuse lunari” e che “non sono giustizialista, ho sempre detto che ci deve essere una alleanza tra tutte le istituzioni in Calabria. Non bisogna delegittimare le istituzioni e la magistratura che svolge una funzione importante. Nelle mie dichiarazioni ho sempre detto di essere garantista forse il tono a volte è stato troppo determinato ma sono sempre stato garantista”. E infine, “Quando avrò il fascicolo capirò come nasce questa vicenda. Può darsi anche da qualcuno che volesse che la mia esperienza finisse. Ma non posso dirlo e né per mia natura sono un complottista”.
Dopo questo tour de force tra social, televisioni e conferenza stampa del Governatore della Calabria in merito ai “due fogli” che gli sono arrivati sull’avviso di garanza per corruzione, adesso non ci resta che attendere gli sviluppi di questa vicenda della Procura di Catanzaro e ovviamente che i fogli non siano solo due, ma molto di più per capirci meglio cosa c’è dietro questa indagine che sembrerebbe che altri personaggi saranno coinvolti…