Un “diplomificio” falso in Calabria, titoli di studio in cambio di denaro, 51 persone a giudizio
Mag 22, 2025 - redazione
Un presunto sistema di diplomi facili ha portato al rinvio a giudizio di 51 persone nel Vibonese. Il provvedimento è stato emesso oggi dal giudice per l’udienza preliminare Francesca Loffredo, a conclusione dell’inchiesta “Diacono”, coordinata dalla Procura di Vibo Valentia.
L’indagine, condotta dai Carabinieri, ha messo sotto accusa l’attività dell’istituto privato “Ars e Scentia” di Stefanaconi, accusato di aver rilasciato titoli di studio e master senza che i beneficiari avessero frequentato regolarmente i corsi.
Tra gli imputati spicca il nome di Maria Rita Calvosa, già dirigente dell’Ufficio scolastico regionale calabrese, originaria del Lazio. Oltre a lei, finiranno a processo il fondatore dell’accademia, Michele Licata, e diversi membri della sua famiglia: i figli Davide, Jgor e Dimitri, la nipote Michela e la nuora Rossella Marzano.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il rilascio dei diplomi sarebbe avvenuto in cambio di denaro, bypassando del tutto il percorso formativo previsto. L’intera vicenda solleva dubbi inquietanti sulla validità dei titoli scolastici rilasciati e sui controlli nel settore dell’istruzione privata.
Il processo è atteso per il 10 settembre 2025, davanti al collegio del Tribunale di Vibo Valentia.