Stasera a Terranova Sappo Minulio c’è la Sagra della Melanzana, “Partecipare non è un gesto banale: è un atto di autentica vicinanza”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

C’è un discreto fermento che sta animando Terranova Sappo Minulio in questi giorni. Sono i giorni che precedono la classica Sagra della melanzana. È un lavorìo fatto di mani che montano tavoli, voci che si sovrappongono per discutere come meglio posizionare le transenne o un filo da allacciare. Si lavora e collabora con un certo senso di orgoglio e resistenza. Un orgoglio che non ha bisogno di applausi. Così, i soci della Pro Loco di Terranova, uno ad uno, diventano attori di un evento nella speranza di trasformare una piazza in un luogo dove il paese intero si riconosce. Nell’osservare come vengono montati gazebo e tavoli si nota che i soci non si misurano con la fretta ma con la lentezza di un gesto fatto bene. È un modo di stare insieme che non cerca la ribalta, ma che resiste — testardamente — alla rassegnazione del… non c’è ‘nenti.  Non si sta preparando solo una festa. Si organizza un atto di civiltà: si lavora fianco a fianco, ci si aiuta senza fare troppi conti, si crea in fondo bene comune. Infatti è solo la retorica che si fa con le parole, la civiltà si costruisce con i fatti e con l’impegno. Per questo si nota una sorta di eroismo quotidiano nel preparare la sagra. In un mondo dove le relazioni rischiano di ridursi a rapporti di utilità, qui la gratuità dell’impegno diventa quasi sovversiva. C’è il piacere di fare qualcosa che resti, di lasciare un segno anche piccolo, ma condiviso. È il piacere morale di sentirsi parte di una storia comune. L’evento è patrocinato dal Comune di Terranova Sappo Minulio guidato dall’Avv. Ettore Tigani. Per questo non ci resta che estendere l’invito alla partecipazione giorno 13 agosto 2025 a Terranova Sappo Minulio in Piazza XXIV maggio. Perché non è soltanto un semplice invito a sedersi a tavola: è un invito a far parte di una storia, a dare il proprio tempo e il proprio sorriso perché, in fondo, ogni piatto servito è un mattone nella crescita della comunità. Chi vorrà, non sarà soltanto ospite: sarà complice di un piccolo miracolo collettivo. Partecipare non è un gesto banale: è un atto di autentica vicinanza, un modo concreto di dire: io ci sono, questo è anche il mio paese. E allora l’invito è semplice e diretto: non partecipate soltanto per gustare, ma per costruire con gli altri partecipanti quel piccolo miracolo che si chiama comunità.