In seguito al clamore mediatico sviluppatosi intorno alla vicenda dello smaltimento illecito dei rifiuti provenienti dall’impianto di Viggiano, non possiamo esimerci dall’intervenire per esprimere una riflessione sugli scenari che la cronaca ha costruito, ingenerando dubbi sulla regolarità dell’operato della IAM.
La IAM rivendica con dignità, coraggio e fermezza la legittimità della propria attività aziendale, da sempre attenta alle problematiche ambientali e alla tutela della salute della collettività e da sempre disposta a sottoporsi a qualsiasi tipo di controllo sui propri processi tecnici.
Anche in questa circostanza abbiamo operato attenendoci ai disposti legislativi. In particolare, la IAM ha acquisito specifico certificato di caratterizzazione del rifiuto e dettagliata descrizione del ciclo da cui ha origine il rifiuto stesso e il CER di riferimento (attività a cura del produttore). Per ogni autocisterna proveniente dall’impianto ENI sono stati effettuati controlli analitici al fine di verificare la pericolosità o meno del rifiuto.
Quotidianamente il laboratorio verifica la regolarità dello scarico finale e nel periodo in cui è stato conferito il rifiuto non pericoloso proveniente dall’Impianto Eni di Viggiano, l’ARPACAL, organo a ciò preposto, ha eseguito diversi campionamenti senza mai rilevare il superamento dei valori limite stabiliti dalla legge, legittimando l’esito delle analisi eseguite dal laboratorio interno della IAM.
Per poter valutare gli accadimenti occorre una compiuta analisi dei fatti contestati, che allo stato sono noti alla magistratura, a cui la IAM si affida auspicando un giudizio vero, non fondato sulle suggestioni interpretative, ma sulle prove e finalizzato a ristabilire la verità dei fatti e quindi la serenità dei cittadini gioiesi. Certi che il nostro operato abbia sempre seguito i canoni della legalità confidiamo che a conclusione della vicenda sia dato il giusto risalto mediatico.
IAM Spa