Un ergastolo e pene dai 3 ai 30 anni di reclusione, una assoluzione
Scontro tra cosche nel vibonese, 15 condanne
Un ergastolo e pene dai 3 ai 30 anni di reclusione, una assoluzione
VIBO VALENTIA – Una condanna all’ergastolo, quattordici pene dai 3 ai 30 anni di reclusione ed una assoluzione. E’ questa la sentenza del giudice per le udienze preliminari distrettuale di Catanzaro, Abigail Mellace, al termine del processo abbreviato nei confronti di 16 persone imputate nel processo per la faida tra cosche della ‘ndrangheta del vibonese. La condanna all’ergastolo è stata inflitta a Mauro Uras per l’omicidio di Francesco Scrugli compiuto il 20 marzo del 2012.
A 30 di reclusione è stato condannato Sebastiano Malavenda, 20 anni ciascuno, invece, per Andrea Nicola Patania e Francesco Alessandria; 14 anni a Nicola Figliuzzi, mentre 8 anni e quattro mesi è la pena per Giovanni Battista Bartolotta (56 anni), Salvatore Lopreiato e Rosalino Pititto. Damiano Caglioti è stato condannato a 4 anni e 8 mesi, così come Antonio Caglioti, mentre 3 anni e 4 mesi per Caterina Caglioti. Nel processo figuravano anche quattro collaboratori di giustizia. Daniele Bono ha avuto una condanna a 6 anni, i killer Vasvi Beluli e Arbem Ibrahimi rispettivamente a 14 e 9 anni e 4 mesi, mentre Loredana Patania, nipote del boss Fortunato Patania, ucciso durante la faida, a sei mesi di reclusione. Unico assolto Giovanni Battista Bartalotta, di 35 anni, difeso dall’avvocato Francesco Sabatino, nei confronti del quale il pm Simona Rossi aveva chiesto la pena dell’ergastolo. Il giudice ha, infine, escluso per tutti l’aggravante dei motivi abbietti e futili, e concesso le attenuanti generiche ad Alessandria e Andrea Nicola Patania.