Presentato in Prefettura l’opuscolo informativo riguardo il trasbordo delle armi chimiche nel porto di Gioia Tauro

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La convocazione è avvenuta ieri mattina per i sindaci di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando

di MARIA TERESA BAGALA’

Presentato in Prefettura l’opuscolo informativo riguardo il trasbordo delle armi chimiche nel porto di Gioia Tauro

La convocazione è avvenuta ieri mattina per i sindaci di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando

 

Ieri mattina, 19 febbraio, i tre sindaci di Gioia Tauro, San Ferdinando e
Rosarno sono stati convocati presso la Prefettura di Reggio Calabria per
discutere del trasbordo di sostanze chimiche provenienti dalla Siria che
dovrebbe avvenire, non si sa ancora di preciso quando, nel porto di Gioia
Tauro.
Nel corso dell’ incontro ai tre primi cittadini, inoltre, è stato presentato l’
opuscolo informativo, così come era stato loro promesso durante il tavolo
romano con il Presidente del Consiglio uscente Letta ed i Ministri Lupi e
Bonino, che servirà a “rassicurare” i cittadini riguardo l’operazione.
In realtà nell’opuscolo dal titolo “IL CONTRIBUTO ITALIANO ALL’INTERVENTO
INTERNAZIONALE PER LA PACE IN SIRIA” ci sono ben poche rassicurazioni per la
comunità. Sfogliandolo sembrerebbe più un’opera di propaganda che con la mente
ci fa tornare ad alcuni periodi del secolo scorso vissuti in Italia. Nel
fascicolo di sole quattro pagine (comprese le immagini), infatti, vengono
descritte le navi che arriveranno, i numeri dell’operazione e viene esaltata l’
impresa definendola addirittura un’occasione per Gioia Tauro e San Ferdinando.
Questa viene ancora spiegata come una grande opportunità per il nostro porto
che porterà Gioia Tauro sotto i riflettori della stampa in quei giorni.
Inoltre, ancora nel documento, si specifica il fatto che il nostro porto è
stato scelto per il trasbordo in quanto è considerato un’ eccellenza e che
quelle che arriveranno non saranno armi ma sostanza chimiche. Infine è
precisato che materiali dello stesso tipo sono già passati dal porto in
passato.
Questo documento nei prossimi giorni dovrà essere diffuso tra i cittadini. A
questo punto viene spontaneo chiedersi: “Erano queste le informazioni che il
popolo si aspettava, o invece era interessato alla sicurezza ed agli effetti
che, eventuali incidenti, potrebbero avere sulla salute pubblica?”