Palmi, Striscia di Gaza, “Rompiamo il silenzio, basta genocidio”

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Ieri pomeriggio presso la Sala Consiliare di Palazzo San Nicola, a Palmi, si è tenuta l’iniziativa “Rompiamo il silenzio: basta genocidio”, organizzata dal Comune di Palmi con le associazioni “Per non dimenticare Sabra e Chatila” e “ReCoSol”.

L’incontro è stato introdotto da Enzo Infantino, referente delle associazioni, che ha evidenziato l’importanza del sostegno al popolo palestinese: “Vogliamo ancora una volta denunciare il genocidio e la pulizia etnica in corso in questo momento nella striscia di Gaza per mano del criminale di guerra Netanyahu. È il momento di iniziative che lascino il segno e per questo proponiamo al Comune di Palmi, di lanciare un segnale forte deliberando simbolicamente di riconoscere la Palestina quale stato democratico e sovrano, come hanno fatto altre Città italiane”.

Il Sindaco Giuseppe Ranuccio ha ricordato come “i diritti del popolo palestinese vengano calpestati, privando milioni di persone perfino degli aiuti umanitari. Da Palmi lanciamo un grido di dolore, un appello a tutti i potenti del mondo affinché si adoperino per far cessare le violenze. Le immagini terribili che vediamo in tv e sui social, trasmesse da ogni teatro di guerra, ci dicono che siamo fortunati ma allo stesso tempo ci richiamano al dovere di alzare la testa e fare la nostra parte. Anche se, guardando all’asset internazionale, siamo un piccolo tassello di un enorme puzzle, sono convinto che queste ed altre iniziative servano a stimolare le coscienze”.

All’incontro ha partecipato in videocollegamento Abeer Odeh, ambasciatrice dello Stato di Palestina in Italia che ha affermato: “A Gaza abbiamo perso cinquantacinquemila esseri umani, persone con sogni, aspirazioni, che volevano vivere come tutti. Sono morti diciassettemila bambini al di sotto dei quattordici anni. Quarantamila sono rimasti orfani. Chi è rimasto vivo è nudo, assetato, senza più una famiglia su cui contare. Nella striscia di Gaza non ci sono più scuole, ospedali, non c’è da mangiare. Aspettiamo che qualcuno prenda provvedimenti contro Israele”.

Antonio Papalia, avvocato, ha affrontato la questione palestinese sotto il profilo del diritto internazionale: “Nella Striscia di Gaza si sta verificando un vero e proprio genocidio. I fatti parlano chiaro e il diritto deve servire a superare l’ipocrisia e chiamare le cose con il loro nome. Le prese di posizione della Corte Internazionale di Giustizia e della Corte dell’Aja, che ha spiccato mandati di arresto nei confronti di Netanyahu e Gallant, non consentono dubbi. Il governo israeliano ha violato le più elementari regole del gioco ed è urgente che la comunità internazionale assuma decisioni incisive”.

Ha concluso l’incontro l’appassionato intervento di Bassam Saleh, giornalista palestinese, che ha voluto ringraziare “il popolo palmese ed il suo Sindaco per aver rotto il silenzio ed acceso l’attenzione sulla tragedia che i palestinesi stanno subendo. Sono orgoglioso di questa iniziativa che ha visto l’attivismo del sempre solidale Enzo Infantino. Insieme all’Ambasciatrice Abeer Odeh torneremo a Palmi per dimostrare la nostra riconoscenza a questa straordinaria comunità”.