La storia di Francesca, la bambina autistica di Bovalino che non può frequentare la scuola

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Il papà scrive al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

di MARIA TERESA BAGALA’

La storia di Francesca, la bambina autistica di Bovalino che non può frequentare la scuola

Il papà scrive al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

 

di Maria Teresa Bagalà

 

 

L’autismo, una sindrome purtroppo poco conosciuta, eppure molto diffusa. Non si conoscono purtroppo ancora le cause di essa. Si sa che sia un disturbo che interessa la funzione cerebrale. Le persone affette da Autismo hanno difficoltà ad acquisire le abilità di comunicazione sociale propri dello sviluppo, questo li isola sempre più. Tutto ciò però non significa che le persone affette da tale malattia non provano emozioni, sentimenti o che siano totalmente incapaci di relazioni e comunicazioni. Non sono indifferenti o pericolosi.
Un intervento psicoeducativo e comportamentale su questi soggetti può modificare in maniera significativa l’evoluzione delle disabilità. Ecco perché è importante che chi è affetto da tale sindrome si integri nella società in cui vive. In particolare, per il bambino, è fondamentale il suo inserimento all’interno dell’ Istituzione scolastica. Come dice Lucio Cottini dell’ Università di Udine: <<Ogni altra soluzione che lasciasse prefigurare un ritorno a situazioni di emarginazione ed isolamento sarebbe inaccettabile e non rispettosa della dignità della persona e del suo diritto di vedere accettata e valorizzata la diversità. […] è fondamentale un adattamento organizzativo della scuola, un coinvolgimento di tutte le figure che interagiscono con il bambino>>.
Questo però, secondo quanto asserisce Vito Crea, padre di Francesca, bambina di Bovalino frequentante l’Istituto Comprensivo della città, non è avvenuto per sua figlia.
Crea, infatti, denuncia il fatto che non è stata riconosciuta la dignità ed il diritto allo studio della propria figlia, per questo ha intrapreso una vera a propria battaglia con la scuola, in particolare con il Dirigente Scolastico, ed infine ha deciso di provvedere privatamente, con mezzi propri, all’ istruzione della figlia, vista, secondo lui, “l’incapacità dell’Istituzione Scolastica a recepire e quindi risolvere la problematica in essere”.
Cerchiamo di ricostruire la vicenda. Francesca, come già detto, frequenta la quarta elementare dell’ Istituto Comprensivo di Bovalino. Lo scorso anno è stata affidata ad un’insegnante di sostegno, per un rapporto di 1 ad 1, con la quale la bambina ha stabilito un ottimo rapporto. Francesca ha fatto numerosi progressi e si sentiva serena con lei. Quest’ anno, però, si è vista affidata ad un’altra insegnante, la stessa della seconda elementare, con la quale la famiglia non era riuscita a costruire un legame. Il padre della piccola chiede, dunque, che questa venga sostituita anche perché, a suo dire, la stessa, durante il periodo in cui era maestra di Francesca, si sarebbe assentata diversi mesi, creando così un danno all’alunna. Di conseguenza non sussisterebbe neanche la motivazione della continuità didattica. La stessa bambina sembra ne soffra molto di questa cosa e, con l’aiuto dei fratelli, avrebbe addirittura scritto una lettera al Ministro della Pubblica Istruzione. Ecco che iniziano gli screzi con la scuola. Nonostante le riunioni con la Dirigenza Scolastica per cercare di risolvere il problema, alle quali era presente anche la Commissione Multidisciplinare, non si è riuscito a trovare un accordo tra le parti. Ha inizio, dunque, la battaglia di questo padre. Il Signor Crea, tra l’altro, in una lettera iniviata al Sindaco di Bovalino, denuncia il fatto che i fondi inviati dalla Provincia di Reggio Calabria al Comune, perché fossero stanziati per la bambina per l’acquisto di sussidi specialistici a favore di questa, non sono stati spesi per questo fine in quanto lui stesso lo scorso anno ha dovuto provvedere per essi.
Crea ha così deciso di rivolgersi alle massime Autorità dello Stato, ed a quelle Regionali, per raccontare la sua storia e perché finalmente si possa giungere ad una conclusione che tenga conto dei diritti e dei sentimenti di Francesca. Una lotta che lo stesso vuole portare fino in fondo, finché non sia riconosciuto a sua figlia ciò che le spetta di diritto.
Abbiamo, però, ascoltato anche l’altra parte, nella persona della Dirigenza Scolastica, che ci ha dato la sua versione dei fatti.
Secondo, la scuola, infatti, il CSA ha nominato degli insegnanti di sostegno con dei titoli specifici. Il Dirigente Scolastico, dunque, in base ad una graduatoria d’ Istituto, e sentito anche il parere dei docenti, ha nominato per Francesca un’insegnante avente i titoli; ovvero specializzata proprio per alunni autistici. La scuola avrebbe dunque seguito tutti gli adempimenti della Normativa.
Inoltre l’ Istituto Comprensivo di Bovalino, sottolinea che ha sempre garantito il diritto allo studio sia per Francesca, che per tutti gli altri ragazzi. Precisa ancora che l’ alunna è sempre stata seguita per le 22 ore settimanali che le erano state assegnate per quanto riguarda il sostegno e che l’insegnante che ha avuto lo scorso anno la bambina, quella che i genitori vorrebbero anche per quest’ anno scolastico, non può essere nominata in quanto si trovava nell’ Istituto per svolgere l’anno di prova per l’immissione a ruolo e che, avendolo ottenuto, ha chiesto trasferimento altrove.
Per quanto riguarda poi il fatto che il padre abbia deciso di provvedere privatamente all’istruzione della bambina, la scuola avrebbe già mandato una comunicazione alla famiglia, in quanto si tratta di istruzione dell’ obbligo, e che se il padre dovesse persistere in questa sua decisione saranno informate le Autorità competenti.
Infine, sotto richiesta di delucidazioni per quanto riguarda i fondi stanziati per Francesca dalla Provincia, la scuola afferma che questi sono arrivati e sono stati in realtà utilizzati per lei e che non sa a cosa si riferisca il padre quando afferma di aver provveduto invece lui stesso all’ acquisto di sussidi specialistici per la figlia.
Una situazione come si può vedere abbastanza incresciosa, dove al di là degli iter burocratici e tecnici, forse si sta perdendo d’occhio il protagonista di questa vicenda, cioè Francesca la quale, proprio per i suoi problemi, andrebbe protetta e ascoltata … ma soprattutto andrebbe garantita per lei la massima serenità possibile.

INTERVISTA AL PAPA’ VITO CREA

 – Signor  Crea, Francesca, anche per la sua età, non potrà capire fino in fondo tutto quello che sta succedendo, ma di sicuro avrà percepito la tensione che c’è ed il fatto di non poter andare a scuola come tutti gli altri bambini. Qual è la sua reazione?

Francesca a livello cognitivo ha buone capacita’. Ha percepito tutto e le mancano immensamente i Compagni!Tante’ che quei pochi giorni che e’ andata a scuola quest’anno,tornava con il sorriso ed era Felice dell’integrazione nel Gruppo; opera ESCLUSIVA del lavoro svolto dall’Ins. Candito dell’anno precedente.

– Lei scrive che, nonostante i grandi sacrifici che ciò comporta, sta provvedendo all’istruzione di sua figlia privatamente. La notizia è ormai di dominio pubblico, anche la stampa ne ha parlato, quindi il Dirigente Scolastico sarà a conoscenza della cosa. Si è fatto vivo con lei al riguardo?

Ultimamente non mi rivolge il saluto,tanto che nella Tormentata Riunione della Commissione Multidisciplinare,prima dell’accordo rimangiato,quando io contestavo le sue scelte,alzando il Tavolo e rivolgendosi con frasi irriguardosi nei miei confronti,mi ha detto le testuali parole”A SUA FIGLIA NON LA VUOLE NESSUNO, PERCHE’? HA UN PADRE COME te!!!”. A tal riguardo le riporto una mail spedita all’USP di RC e All’USR di Catanzaro:

“Buonasera, riconfermo che se verro’ convocato spieghero’ passo per passo la Vicenda, smascherando le falsita’ dette. Nessuno mette in dubbio Titoli e competenze di chichessia….ma ESSENDO MIA FIGLIA NON VERBALE parla con la mia voce……Di fronte a chi non ha voce….bisogna trovare Empatia e Comunicazione paraverbale. Fancesca si domanda: <<Come mai Valeria non c’e’ piu’…ha fatto tanto per me….giocavamo,socializzavo con  miei compagni….ci facevamo coccole….mi ha insegnato il pc…era una Gioia. Cio’ si puo evincere dall’allegato e tutti gli insegnanti e corpo non docente possono testimoniare la gioia che avevo. Mi ha reso SERENA E TRANQUILLA!!!>>.

Il DS asserisce che nell’anno scolastico 2011/2012 l’Insegnante (quella che poi è stata riconfermata per il corrente anno scolastico)….. e’ stata la docente per tutto l’anno…dagli atti risulta che la stessa,data le continue assenze, dietro nostra protesta, da Gennaio 2012 a Giugno 2012  si e’ messa in malattia… Questo smentisce la continuità didattica che alcuni Insegnanti, per giustificare il loro RIFIUTO a Francesca, trovavano come scusa…

Perché se la stessa Insegnante era compatibile con  noi genitori, non e’ stata assegnata l’anno scorso?Controllate agli atti risulta ESPLICITA richiesta di esonero!!!!!

Con quale criterio avete nominato questa insegnante….per poi chiedermi di non mandare la bambina  a scuola tanto la docente sarebbe stata esonerata dall’Insegnamento?

Perché non convocate l’ins. Candito (insegnante di sostegno che invece ha seguito lo scorso anno scolastico Francesca)  e le domandate se non ha assistito al gioco dei pacchi il collegio dei Docenti?E si e’ offerta lei a seguire mia figlia, perché nessuno la voleva?

<<Quest’ anno e’ stata la prova>>mi e’ stato riferito dal Dirigente, ma poi e’ esploso in Commissione Multidisciplinare quando io contestavo certe cose e lui ALZANDO il tavolo mi dice”NON LA VUOLE NESSUNO PER UN PADRE COME TE!!!!E andava in escandescenza con frasi non riferibili….

Non sono un buon padre perché da anni lotto con specialisti di tutta Italia e  anche all’Estero?
Non sono un buon Padre perché a mia figlia  la faccio seguire privatamente con logopediste,Specialiste Comportamentali, Ippoterapia, Acqua terapia ecc..e senza chiedere  nulla  a NESSUNO  spendo circa 2000€ al mese?

Non sono un buon Padre perché CHIEDO che il lavoro e i sacrifici che faccio su Francesca non vengono sciupati a Scuola?

Non sono un buon padre perché PRETENDO che ogni giorno  l”insegnante mi dica cosa ha fatto la mia stella?
Non sono un buon padre perché mi sto annullando per lei?

Potei continuare all’infinito..RIBADISCO ancora una volta che non mi interessano le quisquiglie Giuridico – tecniche,sicuramente saranno queste le procedure….Ecco perché ho intenzione di portare il mo caso in Parlamento…perché dimostriate che i bambini,specialmente i Diversamente Abile non sono dei NUM ERI.
Quando parlo di scaricabarile..e voi mi evidenziate. CM,DL; ecc ecc non mettete la mia Francesca in primo piano.
Siamo al PROFONDO SUD e non ho la possibilità di far seguire mia Figlia da una scuola Privata perché non esistono. Mi ero perfino offerto di pagare di tasca mia una psicopedagogista abilitata all’insegnamento.
Don Milani dalla Tomba si RIVOLTA!!!!

Io vi  dico, non fate i burocrati,non considerate Francesca un numero ma un’ anima…senza voce!!!!
Date voce a chi non ha voce!!!!

Mettetevi una mano sulla coscienza e pensate che se esiste Dio. Tutti Dobbiamo dare conto dei nostri fatti e misfatti!!!

Io quando sarò al suo cospetto gli dirò “Maestro mi hai dato un angelo ,e io ho lottato con tutto me stesso per dargli Rispetto e Dignità sfidando le leggi Umane, perché la tua legge mi e’ stata a fianco”

Non voglio prendere altro del  vs tempo prezioso…>>.

Cmq aspetto di essere convocato…

– L’insegnante riassegnata quest’ anno a Francesca (con la quale è stato detto che in passato abbia avuto problemi con la famiglia), visto quello che sta succedendo, si è avvicinata a voi per cercare di costruire un rapporto sereno per il bene di Francesca?

Riguardo a questa domanda rispondo che e’ notorio a tutti Gli Organi, compresa la Commissione Multidisciplinare, l’Incompatibilità’ tra noi e lei,quindi non c’e’ nessun margine di dialogo. Ribadisco che nessuno mette in dubbio le sue competenze,ma non rapportandosi con noi, cosi’ come stabilito dalla Multidisciplinare, non si può creare quella sinergia famiglia,terapisti e scuola di cui, invece Francesca avrebbe bisogno.

– Nella lettera che lei scrive al Sindaco della sua città si chiede di vigilare, se è vero che il Comune ha stanziato i soldi arrivati dalla Provincia proprio per l’acquisto di sussidi specifici per sua figlia, sulla scuola. Anche per quanto riguarda questi fondi, il Dirigente si è mai espresso o si trincera nel silenzio? Ed il Primo Cittadino ha risposto alla sua missiva?

Questo problema lo ho tirato fuori io…Grazie all’amicizia che mi lega ad alcuni assessori della provincia….e poi nella lettera al sindaco c’e’ tutta la cronistoria. Cmq si stanno facendo tentativi oscuri per giustificare spese mai sostenute…

– Ha scritto al Ministero della Pubblica Istruzione ed a tutte le Istituzioni, fino al Presidente della repubblica, per esporre il suo caso. Se non dovesse avere risposta, speriamo di no, si fermerà nella sua battaglia? Fin dove è disposto ad arrivare?

Io credo nelle Istituzioni e pertanto sono convinto che nel più breve tempo possibile troveranno la soluzione al mio caso. Ad oggi mi ha risposto Il Governatore Scopelliti e il Dott. Marziale mi ha inviato il suo recapito privato perché si trova all’Estero. L’USP ha chiesto una Ispezione……Il Ministro lo stesso….quindi la soluzione e’ Vicina.

Mercoledì mi ha chiamato l’ Assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri, il quale mi ha riferito che chiamera’ il dirigente regionale che ha disposto l’ispezione.

Ribadisco che dopo questa vicenda ho intenzione di dedicare gli anni che mi rimarranno PER LA DIFESA DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI, tanto che stiamo studiando con la Presidente dell’Associazione “Comma 3”, Simona Coluccio, tante iniziative, ed in privato ho Ricevuto sostegno di Parlamentari, Consiglieri Provinciali e una moltitudine di Sindaci.