La Reggina chiede giustizia: revisione della sanzione per la finale play-off contro la Scafatese
Mag 14, 2025 - redazione
DI CLEMENTE CORVO
La sanzione inflitta alla Reggina per la finale dei play-off contro la Scafatese a porte chiuse continua a suscitare polemiche e indignazione. La decisione è considerata eccessiva e ingiusta, soprattutto considerando che i fatti contestati sono stati esagerati e distorti.
La contestazione dei fumogeni, delle bottigliette d’acqua e dell’invasione di campo sembra essere stata gonfiata e non supportata da prove concrete. La città di Reggio Calabria e la tifoseria della Reggina meritano rispetto e giustizia, e non possono essere penalizzate per comportamenti che non sono stati pienamente dimostrati.La precisione con cui è stato stilato il referto relativo alla gara tra la Reggina e la Vibonese sembra essere eccessiva e quasi incredibile. Contare esattamente 22 fumogeni e individuare con precisione le bottigliette d’acqua lanciate sembra essere un compito impossibile, soprattutto se non ci sono prove video o testimoniali concrete che supportino queste affermazioni.
Sembra che ci sia stata una certa… attenzione selettiva nel redigere il referto, che ha portato a conclusioni che appaiono ingiuste e sproporzionate. È lecito dubitare della validità di tali affermazioni e chiedere una revisione più approfondita e obiettiva dei fatti.
È auspicabile che chi deve valutare il ricorso della Reggina lo faccia con serenità e obiettività, e consideri la possibilità di annullare o modificare la sanzione. La decisione di giocare la finale a porte chiuse avrebbe anche un impatto economico negativo sulle squadre, che potrebbero essere ulteriormente penalizzate dalla perdita degli incassi. È il momento di trovare una soluzione giusta e ragionevole.