La brutta figura dei parlamentari calabresi del Pd

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Vincenzo Crupi, componente dell’Assemblea regionale del Pd Calabria, accende i riflettori sulla proposta di Gabriella De Sensi, dirigente regionale del Pd, in sostegno delle imprese in difficoltà. La proposta è attualmente in discussione alla VI commissione (Finanze) della Camera dei Deputati, per merito di un parlamentare siciliano. Il Pd calabrese infatti ha ignorato la proposta

La brutta figura dei parlamentari calabresi del Pd

Vincenzo Crupi, componente dell’Assemblea regionale del Pd Calabria, accende i riflettori sulla proposta di Gabriella De Sensi, dirigente regionale del Pd, in sostegno delle imprese in difficoltà. La proposta è attualmente in discussione alla VI commissione (Finanze) della Camera dei Deputati, per merito di un parlamentare siciliano. Il Pd calabrese infatti ha ignorato la proposta

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Il consigliere comunale PD di Lamezia Terme, Gabriella De Sensi, aveva
inviato alla delegazione parlamentare calabrese del PD una propria
riflessione e proposta al fine di sostenere concretamente quelle aziende
che vantavano crediti dallo Stato ma che non possono riscuoterli in quanto
indicati come morosi rispetto al piano di rateizzazione dei loro debiti
iscritti a ruolo.

In pratica, con il “decreto del fare” (Legge 69/2013) si era data la
possibilità al contribuente di rateizzare i propri debiti tributari
iscritti a ruolo fino a 120 mesi in presenza di determinate condizioni che
evidenziavano come il mancato pagamento fosse riferibile a gravi difficoltà
non imputabili a propria responsabilità. E’ prevista inoltre una clausola
di salvaguardia secondo cui il piano di rientro restava valido anche in
presenza di rate non pagate fino ad un massimo di 8 mensilità.

Tuttavia, in caso di richiesta di certificato di regolarità fiscale, il
contribuente non in linea con i pagamenti risulta moroso e quindi non può
incassare i propri crediti verso glie enti pubblici e non può partecipare a
gare di appalto pubbliche.

Evidentemente una stortura burocratica, in netto contrasto con la ratio
della legge, che alimenta un circolo vizioso che rischia di portare al
collasso numerose imprese.

In questo senso, la proposta di integrazione della dirigente del PD
Gabriella De Sensi inviata alla intera delegazione parlamentare calabrese
del Partito Democratico.

Proposta accolta dal Prof. Filippo Taddei, responsabile economia del PD
Nazionale, e presentata alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati
dall’On. Franco Ribaudo. Nasce così la risoluzione n. 7/00411 che impegna
il governo *ad adottare le necessarie iniziative, per modificare la
normativa in materia di certificazione di regolarità fiscale, nel senso di
prevedere che la predetta certificazione sia rilasciata ai contribuenti i
quali si stiano avvalendo, ai sensi dell’articolo 52, comma 1,
lettera a), del decreto-legge n. 69 del 2013, di un piano di rateazione dei
propri debiti iscritti a ruolo, anche nel caso di mancato pagamento fino a
un massimo di 8 rate, in modo da consentire ai contribuenti che si trovino
in tale situazione di riscuotere i crediti da loro vantati nei confronti di
pubbliche amministrazioni per fornitura di beni e servizi, nonché di
accedere alle gare di appalto per contratti pubblici.*

Questo è il Partito Democratico che ci piace mettere in evidenza, un
Partito fatto di donne e uomini attenti alle esigenze del territorio e dei
soggetti con cui entrano in contatto. Dirigenti e simpatizzanti in grado di
elaborare proposte che si concretizzano per il tramite del proprio partito
e dei propri parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali.

Se è questo che offriremo, manterremo quel grande consenso che gli italiani
ci hanno dato come espressione di speranza e fiducia nell’operato del
nostro leader Matteo Renzi.

In Calabria abbiamo però bisogno che le forze “produttive” del Partito
siano messe in condizioni di potersi esprimere in modo sereno e fattivo,
senza necessità di essere messi in ombra o secondo piano da lotte intestine
che hanno come unico scopo quello di salvaguardare i piccoli e sterili
orticelli dei notabili. Abbiamo bisogno di superare il sistema antistorico
di vassalli e valvassori che i soliti noti vogliono mantenere nonostante i
danni che produce.

A supporto di questo ragionamento e a conclusione, una amara constatazione.
La proposta della De Sensi è rimasta inascoltata dai nostri Parlamentari e
ha dovuto trovare terreno fertile altrove e solo grazie alla determinazione
di una donna impegnata in politica che non si è arresa al muro di
indifferenza che ha trovato attorno a se.

Vincenzo Crupi

Componente Assemblea Regionale del PD Calabria
PROPOSTA M. GABRIELLA DE SENSI
La Sottoscritta Maria Gabriella De Sensi, nella qualità di Consigliere
Comunale (Lamezia Terme), nonchè Componente Assemblea Regionale PD
Calabria, essendo quotidianamente vicina al mondo delle imprese(
Funzionario in Agenzia delle Entrate e Responsabile del Rilascio dei
Certificati di Regolarità Fiscale) e quindi essendo a conoscenza delle
difficoltà oggettive delle stesse, evidenzia quanto segue:

in presenza di gare d’appalto o di crediti vantati nei confronti della
Pubblica Amministrazione per lavori e servizi espletati, le imprese pur
trovandosi in una situazione debitoria regolarmente rateizzata di importo
rilevante ( superiore a 10.000 euro), non essendo in grado di poter onorare
puntualmente le relative rate, figurano nell’attestazione di regolarità
fiscale come soggetti morosi.

Tutto ciò comporta l’esclusione da gare d’appalto e il non pagamento dei
crediti vantati,quindi il collasso delle stesse!!!!

Tale situazione deriva dalla mancanza di erogazione da parte della Pubblica
Amministrazione dei crediti dagli stessi vantati, con grave nocumento
all’economia personale e alla situazione finanziaria di tali soggetti, che
non si trovano nelle condizioni di poter onorare con puntualità i propri
debiti fiscali divenendo così preda di un perverso meccanismo che li
inquadra quali soggetti evasori o morosi per colpe non proprie.

Poichè la situazione evidenziata crea un grave disagio economico e morale
nei contribuenti interessati, poichè il decreto in materia ( decreto del
fare) ha concesso di non perdere il beneficio della rateazione fino al
mancato pagamento di 8 rate, per evidente situazione di difficoltà
economica,

chiedo, se è possibile (integrando lo stesso decreto), ottenere dagli
Uffici dell’Agenzia delle Entrate e dall’Inps, in presenza di mancato
pagamento fino a un massimo di 8 rate (fin quando la rateazione rimane in
piedi), una certificazione liberatoria che consenta di accedere alla
riscossione dei crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione
per fornitura di beni e servizi espletati e per l’accesso a gare di
appalto pubbliche.

Cordialità e stima

Maria Gabriella De Sensi