Giusi Princi: “La valorizzazione delle discipline STEAM priorità della politica europea”
Dic 31, 2025 - redazione
“Un’Europa che perde talento femminile nei settori tecnici e scientifici è un’Europa che rinuncia alla propria capacità di innovare e competere. Per questo, a livello europeo, stiamo lavorando su politiche e strumenti che valorizzino il talento femminile tenendo insieme competenze, istruzione, lavoro e coesione sociale”. Così l’europarlamentare calabrese Giusi Princi, nel corso del “dialogo a tu per tu” organizzato dalla sezione di Reggio Calabria dell’Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti (AIDIA), impegnata sul territorio nel rafforzamento delle competenze nei settori delle discipline STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica). All’incontro erano presenti rappresentanti delle istituzioni, degli ordini professionali, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, docenti dei laboratori e socie di AIDIA.
“Le attività che AIDIA svolge a Reggio Calabria – dai laboratori tecnici ai percorsi di mentorship per giovani donne – sono esempi concreti di come la valorizzazione delle competenze femminili nel settore tecnico-scientifico possa tradursi in azioni reali, capaci di incidere sui percorsi formativi e professionali”, afferma l’onorevole Giusi Princi, anche nel ruolo di componente della Commissione Diritti delle donne in Parlamento europeo. “AIDIA – prosegue – rappresenta un presidio qualificato di competenze e di impegno civile, capace di valorizzare il ruolo delle donne nell’ingegneria e nell’architettura e di tradurre la conoscenza tecnica in opportunità concrete di crescita per i territori. Il lavoro svolto dall’associazione dimostra come la valorizzazione delle competenze femminili nei settori dell’ingegneria e dell’architettura possa generare reti, visione e sviluppo, a partire dai territori, ispirando una vera e concreta politica del fare”.
“Ringrazio la Presidente Margherita Tripodi e tutta l’associazione AIDIA – evidenzia l’On. Princi – per aver promosso questo ‘Dialogo a tu per tu’, espressione di una visione lucida e responsabile del legame tra competenze, territorio e prospettive future. Un sentito ringraziamento va inoltre a Paola Redi, tesoriere e responsabile della comunicazione di AIDIA Reggio Calabria, ad Antonella Russo, consigliere di AIDIA Reggio Calabria, alle docenti, alle socie e a tutti coloro che sono intervenuti, che hanno arricchito il confronto con contributi di alto profilo, nonché a Manuela Bassetta, titolare di ELLE Interni, per aver ospitato l’iniziativa in una cornice elegante ed essenziale”.
“In Europa – prosegue Giusi Princi – le donne rappresentano oggi circa il 41% degli scienziati e degli ingegneri. La loro presenza resta ancora limitata nei settori produttivi e manifatturieri. In Italia la quota femminile scende a poco più di un terzo e nel Mezzogiorno il divario è ancora più marcato. È evidente che attrarre talenti, e in particolare talenti femminili, nei percorsi STEM non è solo una questione di equità, ma una priorità strategica per la crescita”.
“In Europa – continua – stiamo lavorando sull’Unione delle competenze per potenziare le competenze di base, promuovere l’apprendimento permanente e facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel continente. Non riguarda solo i grandi temi astratti dell’innovazione ma anche settori molto concreti, come quello delle costruzioni, dell’ingegneria e dell’architettura, che oggi l’Unione europea considera strategici per la transizione verde, digitale e per la qualità della vita delle persone. Attrarre giovani e donne in questi ambiti non è solo una scelta sociale, ma una priorità di sviluppo. È fondamentale, quindi, che il lavoro delle istituzioni europee incontri l’esperienza quotidiana di realtà come AIDIA: oggi il problema non è solo creare competenze, ma anche farle incontrare con i bisogni reali della società e dell’economia. L’Europa delle competenze, dunque, nasce quando le comunità locali diventano protagoniste, quando università, ordini professionali, associazioni e istituzioni lavorano insieme. Esperienze come quelle di AIDIA dimostrano quanto sia fondamentale partire dai territori, creare sinergie e intercettare bisogni concreti. È così che le politiche europee – conclude – diventano efficaci e che l’Europa delle competenze prende forma, valorizzando il talento e trasformandolo in sviluppo”.



