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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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“Zes, logistica ed energia: fattori di sviluppo per il porto di Gioia Tauro” Si è tenuto lo scorso mercoledì 8 ottobre a Roma un convegno sulle possibilità di sviluppo della struttura calabrese

“Zes, logistica ed energia: fattori di sviluppo per il porto di Gioia Tauro” Si è tenuto lo scorso mercoledì 8 ottobre a Roma un convegno sulle possibilità di sviluppo della struttura calabrese
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di Domenico Latino


 

Roma – Si è tenuto lo scorso mercoledì 8 ottobre a Roma, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, il convegno “zes, logistica ed energia: fattori di sviluppo per il porto di Gioia Tauro” organizzato da IsAG e CEFRIS, due enti di formazione e ricerca uniti da una convenzione siglata lo scorso 6 settembre a Reggio Calabria. Al tavolo dei lavori un variegato parterre di relatori rappresentato da esponenti di spicco del mondo imprenditoriale, accademico e politico la cui selezione è stata curata dai due responsabili del comitato scientifico di IsAG e CEFRIS, rispettivamente Filippo Romeo (ricercatore associato IsAG) e Domenico Napoli (Direttore CEFRIS). Le attività sono state inaugurate dai saluti dei presidenti dei rispettivi enti organizzatori, Tiberio Graziani e Pasquale Monea, che hanno rimarcato l’importanza del porto di Gioia Tauro e le ricadute che un suo adeguato sviluppo potrebbero avere sia a livello nazionale che internazionale. In particolare, si è posto l’accento sulla fase di transizione geopolitica che sta ponendo il Mediterraneo nuovamente al centro delle principali rotte commerciali, e che impone la predisposizione di un’adeguata e lungimirante strategia di rilancio che sfrutti anche la congiuntura del semestre italiano di Presidenza Europeo. A seguire, l’intervento dell’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele che, nel ringraziare IsAG e CEFRIS per l’invito, ha evidenziato le difficoltà che si incontrano nel parlare di Calabria e di Porto di Gioia Tauro ed, in particolare, tutte le volte (rare, per la verità) che ciò avviene al di fuori dei confini regionali e specificato che “di Zes in Calabria si parla da anni, senza aver mai raggiunto obbiettivi concreti”. La parola è poi passata al segretario generale dell’Autorità portuale Salvatore Silvestri che, evidenziando anche egli i cambiamenti di scenario geopolitici in corso, ha sottolineato la esigenza perentoria di far risultare Gioia Tauro appetibile agli investitori stranieri. Silvestri ha poi puntato il dito contro le Ferrovie dello Stato per la disattenzione dimostrata negli anni verso un’area di indubbio valore strategico e concluso il suo intervento definendo la creazione della “Zes” la intuizione giusta per lo sviluppo dell’area portuale. Al convegno è intervenuto il Commissario Straordinario del Comune di Gioia Tauro, Prefetto dr. Raffaele Ruberto che nel portare i saluti del Comune, patrocinatore dell’evento, ha sottolineato l’interesse del Governo ed in particolare del Ministero dell’Interno affinché si creino condizioni di sviluppo in grado di sostenere una sana evoluzione sociale ed economica dell’area. Successivamente agli interventi istituzionali, si è entrato nel vivo dei lavori suddivisi in due momenti di approfondimento: il primo, moderato da Filippo Romeo, di carattere strettamente teorico, ha visto i contributi di eminenti esponenti del mondo accademico; il secondo, moderato da Dario Citati (Direttore di ricerca del programma Eurasia, presso l’IsAg) di carattere più tecnico, si è articolato in una tavola rotonda fra esponenti del mondo imprenditoriale. Nel primo panel, di particolare interesse è stato l’intervento del Professore Paolo Sellari che, in qualità di aggregato di Geografia politico-economica presso Università “La Sapienza” di Roma ed esperto di geopolitica dei trasporti, dopo avere sottolineato la centralità dell’Italia, e quindi di Gioia Tauro, nella catena logistica che da est va verso ovest e l’importanza assunta dall’economia marittima per il rilancio del sistema paese, ha auspicato la messa a punto di un quadro strategico che nel breve periodo possa far fronte all’avanzata dei nuovi competitor mediterranei. Il Prof. Pierangelo Dacrema, nel suo intervento, ha evidenziato che “il porto di Gioia Tauro è un fatto, una concretezza ineludibile, un grande investimento, un’espressione quanto mai significativa di capitale materiale e umano che, come tale, chiede di essere amministrato, accudito, valorizzato per ciò che è e potrebbe diventare. Trascurare questa occasione di sviluppo – dimenticarsi di questo fatto o nasconderlo dietro la cortina fumogena della politica dei numeri – sarebbe un errore imperdonabile”. A seguire l’intervento della prof.ssa Cinthia Pinotti, Vice Procuratore della Corte dei Conti, che nel mettere in evidenza “i legami molteplici tra sistema giustizia e sviluppo economico”, ha sinteticamente analizzato le cause della complessità del sistema italiano e delle disfunzioni che esso provoca in tema di durata dei processi, incertezza delle norme da applicare, imprevedibilità delle decisioni giudiziarie in tutti i settori, ed in particolare nella giustizia civile e amministrativa. Sarebbe un errore ritenere che la riforma della Giustizia Amministrativa possa essere attuata eliminandola o scoraggiandone l’accesso con costi insostenibili. I rimedi, ha concluso la Pinotti, andrebbero piuttosto ricercati nella valorizzazione di strumenti alternativi e nella introduzione di un’azione pubblica di un PM per impugnare atti amministrativi generali lesivi dell’interesse pubblico”. Il dr. Napoli, nella sua relazione ha precisato che “essere competitivi” significa dare una risposta sia in termini strutturali sia in termini di competenze professionali richieste dal contesto socioeconomico di riferimento, azione che presuppone innovative modalità formative, tramite un espansiva politica di rinnovamento degli istituti e dei centri formativi, sviluppando, dove è possibile, sinergie tra l’Università, la Scuola, gli Enti Locali e il Mondo Economico. Significativo è stato inoltre l’intervento del Senatore calabrese Antonio Caridi, membro della “Commissione Industria Commercio e Turismo” presso il Senato e relatore della proposta di legge sulla costituzione della Zes, ha evidenziato l’importanza e, per certi aspetti, l’irrinunciabilità delle sinergie tra settore e pubblico e settore privato necessarie per elaborare una strategia vincente per il rilancio del porto calabrese. La seconda fase della conferenza, ha visto i contributi di Domenico Bagalà, amministratore delegato di MCT S.p.a. e Marco Simonetti, Vice Presidente terminal marittimi gruppo Contship Italia, i quali hanno illustrato le dinamiche dei flussi delle merci a livello internazionale, al fine di evidenziare la crucialità del ruolo assunto dai terminalisti portuali e dalle linee di trasporto dei container. Partendo da queste premesse, i due relatori hanno illustrato anche gli aspetti giuridici e le ricadute economiche che potrebbero esserci sul territorio, evidenziando l’importanza che la costituzione della Zes ricoprirebbe sia per Gioia Tauro che l’intero meridione d’Italia, una conclusione pacifica se solo si confrontano le altre realtà geoeconomiche e, su tutte, quella cinese. Il dr. Andrea Appetecchia, nel suo intervento ha presentato una serie di studi effettuati dall’Osservatorio sui Trasporti e delle Merci dell’ISFORT, ed in particolare si è soffermato nell’illustrazione dei possibili scenari del trasporto delle merci e sulla programmazione delle infrastrutture necessarie. Sul versante dell’Energia altrettanto interessante è stato l’intervento del dr. Pier Filippo Di Peio, Amministratore Delegato LNG MEDGAS TERMINAL Gioia Tauro, che ha illustrato il progetto della costruzione del rigassificatore su Gioia Tauro soffermandosi sulle ricadute che l’impianto potrà avere nella politica energetica nel Mediterraneo ed in particolare per l’utilizzo del lo stesso come fonte di approvvigionamento per tutte quelle navi che faranno scalo nel Terminal MCT. Di Peio ha inoltre evidenziato l’importanza dell’impianto di rigassificazione per la realizzazione della piastra del freddo che, senz’altro, favorirà l’insediamento degli operatori del settore con importanti ricadute occupazionali. Il dr. Domenico Arcuri, Amministratore Delegato di INVITALIA, nel suo intervento ha fatto il punto su aspetti positivi e criticità per la realizzazione della ZES. In generale ha voluto sottolineare come è importante per un’area, quale quella di Gioia Tauro, operare in un contesto regionale e nazionale in grado di garantire stabilità politica, certezza delle norme applicate e qualità dei servizi. Fattori, questi, dai quali non si può prescindere se realmente si auspica l’insediamento sia dalle PMI sia dalle grandi Imprese di livello internazionale. A concludere i lavori il Presidente Tiberio Graziani dopo avere ringraziato i numerosi relatori e gli altrettanto numerosi partecipanti, si è dichiarato soddisfatto per la qualità dei contenuti e per l’alto profilo di approfondimento del convegno che è riuscito nell’intento di tracciare un quadro completo ed esaustivo sulle reali potenzialità del porto di Gioia Tauro da fornire ai decisori politici.