“Taurianova ha bisogno di cambiamento. Necessario allontanare i venditori di fumo”
redazione | Il 25, Lug 2014
Giuseppe Rigoli, ex consigliere comunale di minoranza, analizza la situazione in cui versa la città e dispensa consigli su come cambiare le cose aprendo ad una sua possibile partecipazione alle prossime elezioni
“Taurianova ha bisogno di cambiamento. Necessario allontanare i venditori di fumo”
Giuseppe Rigoli, ex consigliere comunale di minoranza, analizza la situazione in cui versa la città e dispensa consigli su come cambiare le cose aprendo ad una sua possibile partecipazione alle prossime elezioni
Riceviamo e pubblichiamo:
Taurianova ha subìto un declino di proporzioni inimmaginabili. Ciò è stata una diretta conseguenza delle pratiche di disamore a cui la nostra città è stata sottoposta. Nelle azioni politiche hanno primeggiato gli interessi personali piuttosto che la conservazione e il miglioramento degli interessi collettivi. Inutile andare a ritroso o procedere alle elencazioni dei vari inadempimenti politico-amministrativi che sono avvenuti nel passato, sarebbe quasi impossibile in quanto tante sarebbero le colpe e le responsabilità che dovrei ricordare.
Io credo sia necessario ricostruire il tessuto sociale prima ancora di provare a riabilitare la macchina amministrativa, in quanto vi è stata una separazione netta tra la politica e il popolo. Vige in ogni angolo, in ogni animo, il senso di sfiducia e di abbandono: la nostra comunità vive un’epoca depressa. Parlo di epoca e non di periodo perché da tempo, purtroppo, questo stato di cose si dimostra continuo e non transitorio e sta per radicarsi in maniera indelebile nella nostra società.
Ci siamo lasciati marchiare dalla sfiducia, abbiamo permesso che accadesse senza opporre resistenze. Spesso questo è avvenuto per pigrizia e più spesso ancora per indifferenza. Due grandi mali, la pigrizia e l’indifferenza, da estirpare senza alcun tentennamento o riserva, se vogliamo vedere ancora la nostra comunità riprodurre i valori antichi e nobili che ci hanno rappresentati nella storia. Altrimenti rimarremo inglobati nel circolo inarrestabile del declino, che non fa che stringersi ogni giorno di più e finora non lascia linee aperte: da un lato gli inadempimenti e la mancanza di stimoli produttivi, dall’altro la rinuncia e la sfiducia.
Siamo riconosciuti come un popolo operoso e abbiamo saputo superare con grande dignità le violenze che ci hanno imposto. Così come abbiamo più volte fatto in passato, sapremo ancora attivare il nostro dinamismo e la nostra intelligenza per recuperare il disagio sociale e il declino economico. Ma c’è bisogno della collaborazione di tutti, di vivere e condividere la città come fosse un’appartenenza, una famiglia autentica e da proteggere.
Io auspico che finalmente si possano scoprire i piccoli giochi politici, così da evitare gli incantamenti collettivi che altro non fanno che rallentare ogni possibilità di riscatto e rinascita. Ecco, non dobbiamo credere ai parlatori di professione, ai piccoli politicanti, né tantomeno a chi vuole illudere di voler fare il nostro bene, ma altro non cerca che una posizione di riguardo per tutelare i propri interessi. Gli interessi sono – DEVONO – essere pubblici. E sono da stabilire insieme, senza nessuna decisione verticistica. La comunità taurianovese ha bisogno di ascolto, non di imposizione; ha bisogno di attenzione e non di arroganze.
Vi sono invece degli atteggiamenti che sembrano nascere da una ferma volontà a far sì che non si riemerga, come fosse naturale per noi affogare. Li riscontriamo spesso nei gesti quotidiani, così come nelle grandi decisioni che ci riguardano. E’ come se ogni azione fosse rivolta al contrario del nostro benessere. Negli anni siamo stati “derubati” di ogni struttura pubblica senza che nessun politico sia riuscito ad opporsi. Eppure sono sempre qui attorno quando si tratta di raccolta di voti, entrano nelle nostre case pur sapendo che ci stanno ingannando. E’ tanta la rabbia che viene quasi spontaneo pensare all’astensione dal voto, come già sta accadendo da alcuni anni. Ne ho sentiti concittadini che fortemente delusi hanno deciso di lasciar perdere, di non scegliere, di non votare. Non so biasimarli, anzi a guardare lo “stato” in cui versiamo sarei portato all’approvazione di questa scelta. E’ un conflitto tra il mollare o reagire, è una lotta quotidiana con la nostra pazienza. Ma vale la pena tentare, provare di ribaltare il percorso della nostra storia, diventando tutti insieme parte attiva di una scommessa.
Prima e durante le passate elezioni comunali ho letto dichiarazioni demolitrici che, senza mire certe, erano finalizzate a sparare nel mucchio, al punto da far apparire tutti i taurianovesi come complici della delinquenza. Nelle elezioni amministrative sono così tanti i candidati che quasi per ogni nucleo familiare ce n’è uno in lista. E’ irreale pensare a una presenza così massiccia della delinquenza nella nostra comunità, è irreale credere che tutti noi siamo complici consapevoli. E’ troppo generico dirlo, non si fa altro che generare confusione e distogliere dalle reali singole colpevolezze e complicità, che pur vi saranno.
Esprimere un’amministrazione, avere il diritto di costruire il futuro per le nuove generazioni e di migliorare il presente è valore democratico, diritto sancito. Inutile inseguire allarmismi che hanno solo del sensazionale e che servono esclusivamente a richiamare la morbosa attenzione dei media, sempre pronti a generalizzare e ad infangare la nostra dignità. Abbiamo già pagato per questo, tanti sono i danni che abbiamo già subìto. E’ arrivato il momento di andare avanti, di costruire il nostro futuro.
L’economia cittadina è in ginocchio: di questo dovremmo iniziare a parlare, su questo dovremmo confrontarci. Quali sono le possibilità per i nostri imprenditori, i commercianti, gli artigiani, di mantenere il passo imposto dalla legge della concorrenza? Al momento praticamente nulle. La città si sta spopolando, le vie sono quasi sempre deserte, gli abitanti dei centri viciniori si spostano verso altri e più accoglienti.
E’ il degrado, è il declino, senza che si vedano nelle immediatezze opportunità di cambiamento o di sviluppo.
Serve una variazione di rotta, un’impennata che sia di orgoglio, che sia di impegno.
Decidere oggi, con cognizione di causa e non per mero calcolo di potere, di impegnarsi in politica, di amministrare una città è quanto di meno consigliabile. Le casse comunali sono al disastro, gli aiuti statali ridotti al minimo, le entrate sempre più virtuali e meno certe. Ciò nonostante, sono convinto che, con la giusta determinazione e con la collaborazione di tutte le forze sane taurianovesi, ci riusciremo. Ma dovremo procedere dall’inizio alla fine, predisponendo, ragionando, incontrandoci spesso per stabilire quali le priorità, quali le necessità primarie. Sarà come ricomporre tutto, mettere insieme tassello dopo tassello per la nostra nuova struttura sociale ed economica.
E’ possibile sviluppare (insieme a tutte le associazioni, i gruppi cattolici, i commercianti, le forze produttive) una serie di progetti con costi vicini allo zero, che nel breve tempo di alcuni mesi darebbero un’immagine completamente rinnovata della nostra città. La collaborazione di tutti rappresenterebbe un incontro di ordine, efficienza e bellezza.
Considero importante ridare dignità alle capacità professionali umiliate e trasferite in maniera forzata verso altri Comuni al momento più potenti politicamente.
Considero fondamentale non transigere sul diritto alla salute e al decoro urbano.
Considero necessario far diventare Taurianova ordinata, allegra e vivace; con manifestazioni siano esse culturali che ludiche, ma senza per questo dissanguare le casse comunali.
Durante le ultime elezioni comunali del 2011 è stato distribuito un mio volantino (rivolto ai contribuenti) che invitava a destinare il 5 per mille al nostro Comune. Le somme raccolte sarebbero state rendicontate e destinate ai bisognosi. Questo rappresenta la collaborazione tra pubblico e privato, questo è il rapporto che vorrei che si creasse a Taurianova tra l’amministrazione e i taurianovesi.
E’ importante, però, non permettere più ad alcuno di ingannarci; è importante avere il coraggio di allontanare i soliti maestri del fumo che non hanno alcuna volontà benefica.
Dobbiamo desiderare l’allontanamento definitivo del solito sistema clientelare e corrotto. La trasparenza dovrà essere la bandiera taurianovese e dovrà illuminare il rinnovamento non solo della classe politica, ma anche della intera comunità.
Se il fine ultimo sarà il desiderio di far sparire anni di oscurantismo e sopraffazioni, allora sarà possibile ridisegnare lo spirito collettivo della nostra città, dando fiato ad ogni singola richiesta di aiuto, elaborare progetti che facciano tornare Taurianova quella di un tempo: vedere ancora la nostra comunità riprodurre i valori antichi e nobili che ci hanno rappresentati nella storia.
Dott. Giuseppe Rigoli
NUOVO CENTRODESTRA