Workshop “La Nocciole e il Miele”
Sono produzioni d’eccellenza, che qualificano in maniera positiva le aree interne del Catanzarese, e proprio per questo meritano tutti gli sforzi possibili tesi a promuoverle e a valorizzarle.
Per questa ragione la produzione tradizionale di nocciola e miele è al centro di una serie di interventi, pensati e realizzati dal Gal Serre Catanzaresi, con l’obiettivo finale di aumentare la capacità di produzione delle aziende che di questi prodotti si occupano ormai da molti anni
“Apicoltura e nocciolo – spiega Giacomo Giovinazzo, direttore del Dipartimento Agricoltura e Risorse agroalimentari della Regione Calabria – possono rappresentare delle valide alternative economiche per la sostenibilità ambientale e per il rilancio delle aree interne. Della loro valorizzazione si sta occupando il Gal, con l’introduzione di nuove forze imprenditoriali; penso alle operazioni che si stanno facendo sui giovani, che servono a costruire un percorso che consenta l’affermazione di imprese agricole che possano autosostenersi anche dal punto di vista economico”.
E allora ricette con nocciole e miele, laboratori con gli studenti delle scuole medie e superiori, e infine un workshop alla scoperta della produzione tradizionale della nocciola e del miele del territorio, sono stati al centro di una due giorni che il Gal ha organizzato tra Soverato e Torre di Ruggiero
“Si tratta di due prodotti importantissimi del territorio del Gal – afferma il presidente del Gal Serre Catanzaresi, Marziale Battaglia – La nostra intenzione è quella di aumentare la capacità di produzione delle nostre aziende, che poi sono la linfa vitale del tessuto produttivo del nostro territorio. In questa direzione abbiamo organizzato una due giorni in cui i cuochi dell’Istituto alberghiero di Soverato hanno preparato ricette a base di nocciole e di miele; poi ci sono stati laboratori con le scuole medie di Cardinale, Torre di Ruggiero e Chiaravalle; e infine le conclusioni tratte nel workshop che ha visto relazioni importanti sulle opportunità che ci sono nell’ambito di questa due produzioni tradizionali”