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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Villa San Giovanni, M5S: “Città scaraventata nel baratro” "La conquista del Comune non è finalizzata a una crescita economica e sociale della città ma al consolidamento di posizioni politiche personali"

Villa San Giovanni, M5S: “Città scaraventata nel baratro” "La conquista del Comune non è finalizzata a una crescita economica e sociale della città ma al consolidamento di posizioni politiche personali"
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«Il sindaco “sospeso” di Villa San Giovanni e la sua maggioranza, dopo aver scientemente scaraventato la città nel baratro, invece di farsi da parte e di assumersi le proprie responsabilità, chiedono uno stop alle polemiche: troppo facile». È quanto affermano la deputata e la consigliera comunale del M5S Federica Dieni e Milena Gioè.

«Lo scenario che oggi è sotto gli occhi di tutti – continuano – era stato da noi annunciato in tempi non sospetti e quando ancora era possibile fare qualcosa per evitare il disastro amministrativo in cui Siclari e la sua squadra hanno confinato Villa San Giovanni. L’accanimento con cui, in barba alle leggi nazionali e in virtù di interpretazioni legali “allegre”, l’attuale maggioranza ha perseguito i suoi obiettivi amministrativi non ha precedenti e dimostra come la conquista del Comune non sia finalizzata a una crescita economica e sociale della città, bensì al consolidamento di posizioni politiche personali».

«Ora, come se non bastasse – aggiungono Dieni e Gioè –, il sindaco “sospeso” ha anche promosso ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha azzerato le sue nomine; chiara dimostrazione del fatto che, per una certa politica, la rivalsa personale ha più importanza della “tranquillità” amministrativa del Comune».

«Le iniziative politiche che il M5S ha portato avanti nelle e con le istituzioni – attraverso interrogazioni parlamentari e la proposta di un’azione popolare a opera della Prefettura davanti a un giudice ordinario, come previsto dal Tuel –, stanno lì a dimostrare – proseguono – che questa deriva poteva e doveva essere evitata. Ma, a quanto pare, il bene di Villa San Giovanni e della sua comunità interessava a pochi, di certo non a questa maggioranza che continua a non avere alcun dubbio sulla correttezza del suo operato».

«Purtroppo – concludono Dieni e Gioè –, adesso la città paga sulla sua pelle la mancanza di lungimiranza e di umiltà di una classe politica che, anziché pensare al bene di tutti, si è preoccupata solo di vincere le proprie battaglie private. Ma il tempo è galantuomo e, oggi più che mai, dopo il duro colpo ricevuto dalla giustizia amministrativa, la maggioranza inizia ad avere le risposte che merita».