Villa S. G., il ministro degli interni valuta positivo il progetto Sprar Rechici, "Proseguirà per altri tre anni"
Nelle scorse settimane la tutor del servizio centrale del Ministero degli Interni ha svolto la missione di monitoraggio allo SPRAR/SIPROIMI del Comune di Villa San Giovanni, gestito dall’Arci di Reggio Calabria. La relazione conclusiva ha evidenziato le ottime qualità del progetto, qualificandolo come eccellenza nel panorama nazionale. Da questo grande riconoscimento e dai risultati tangibili sul territorio, è nata la volontà dell’amministrazione, su input dell’assessore alle politiche sociali Maria Grazia Richichi, di deliberare il prosieguo del progetto per altri 3 anni.
«Sono orgogliosa dei risultati ottenuti da un progetto definito eccellente nel panorama dell’accoglienza nazionale degli Sprar – ha dichiarato il vicesindaco Maria Grazia Richichi – fiore all’occhiello del settore politiche sociali guidato dal segretario comunale Francesco Gangemi che mi onoro di rappresentare. Lo Spar di Villa è arrivato ormai al quinto anno ed è sicuramente una realtà che si distingue in positivo nel panorama calabrese. In città la sinergia tra le istituzioni, il mondo associativo e la struttura burocratica dell’ente ha fatto sì che decollasse un progetto accettato dai cittadini, dalle imprese, dalle associazioni sportive, dal terzo settore del volontariato e culturale della città. Tutti hanno apprezzato l’impegno di chi assieme a noi ha creduto nel progetto inclusivo e accogliente, apprezzato a livello ministeriale. Un ringraziamento lo devo alla struttura comunale che ha affiancato l’associazione in questo progetto per il quale ci siamo spesi e impegnati, fornendo la puntuale rendicontazione richiestaci dal ministero. Un grazie va al responsabile Davide Grilletto che si è sempre relazionato con la struttura, coadiuvandola e supportandola per ottimizzare la riuscita di un progetto inclusivo e solidale che l’Arci ha efficacemente fatto decollare. Un’interazione tra pubblico e mondo associativo colta dalle amministrazioni che si sono succedute. Una struttura, quella comunale, guidata dal segretario Gangemi che si è avvalso della collaborazione di Saro Bellé come tutor e anello di collegamento con le varie associazioni e istituzioni e della responsabile del settore finanziario per la parte contabile. Degli Sprar si è parlato molto in Calabria e spesso in modo negativo. Ritengo, invece, che la nostra esperienza porta a dire che è e sarà un’esperienza esaltante, degna di essere vissuta per un arricchimento emotivo, cognitivo, culturale, inclusivo e accogliente. Un grazie per la gestione locale del progetto va a Ruggero Marra e Giorgia Campo. I ragazzi dello Sprar sono perfettamente integrati in una città dove molti di essi studiano, hanno trovato lavoro e militano nelle squadre di calcio dell’hinterland. In una parola hanno raggiunto quell’integrazione tanto decantata ma che in poche città è stata perseguita e realizzata».
«I servizi sono ben strutturati e finalizzati al raggiungimento dell’autonomia dei beneficiari anche grazie all’ottima rete territoriale costruita negli anni e alla presenza di numerose realtà associative che dialogano in maniera sinergica con la progettualità», riporta la relazione, per poi certificare che «l’équipe coesa e motivata può contare su figure altamente professionali». I tecnici del servizio centrale della rete SPRAR/SIPROIMI hanno poi voluto sottolineare l’importanza dei percorsi formativi messi in campo in questi anni. Prova ne è il fatto che molti beneficiari, dopo aver concluso il Cpia, hanno continuato gli studi, un ex beneficiario ha pure conseguito la laurea presso l’università ‘Dante Alighieri’ di Reggio Calabria. Particolare attenzione è stata inoltre dedicata alle ricadute positive per il territorio, passaggio molto importante questo viste le infondate polemiche degli ultimi anni sui famosi “35 euro” giornalieri a migrante – quando si tratta piuttosto della cifra quotidiana destinata all’accoglienza e distribuita tra esercenti locali. Anche a Villa San Giovanni si è creata una rete di commercianti virtuosi che hanno beneficiato dei fondi dello SPRAR fornendo beni e servizi. Questo ha fatto sì che nascessero relazioni positive tra il progetto dall’Arci e il territorio.