Vibo Valentia, Nesci (M5S) scrive al ministro Lupi per la viabilità della provincia
redazione | Il 29, Nov 2013
La deputata chiede di «accogliere la richiesta di 3 milioni di euro avanzata dal commissario della Provincia di Vibo Valentia, Mario Ciclosi»
Vibo Valentia, Nesci (M5S) scrive al ministro Lupi per la viabilità della provincia
La deputata chiede di «accogliere la richiesta di 3 milioni di euro avanzata dal commissario della Provincia di Vibo Valentia, Mario Ciclosi»
Per favorire la viabilità nel Vibonese, la deputata M5S Dalila Nesci ha scritto una lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. Nella missiva, allegando la programmazione degli interventi necessari con i relativi importi di spesa, la parlamentare ha chiesto al ministro di «accogliere la richiesta di 3 milioni di euro avanzata dal commissario della Provincia di Vibo Valentia, Mario Ciclosi». Secondo la deputata, «stavolta non sarebbero fondi ingiustificati, che la politica era solita gestire, da Nord a Sud, con frequenti sprechi e comprovati abusi».
Nesci ha inteso collaborare con Ciclosi «perché si passi ai fatti, riguardo alla manutenzione delle strade provinciali». Infatti, al ministro Lupi la parlamentare Cinque Stelle ha precisato: «La situazione è chiara, sono indispensabili interventi per la viabilità ma i soldi non ci sono»; anche per causa del recente dissesto della Provincia di Vibo Valentia, che complica le cose.
La parlamentare M5S ha evidenziato: «Nella provincia esiste una rete di 900 Km, composta perlopiù di tracciati che abbisognano di manutenzione ordinaria. Vi sono poi delle strade che, nonostante veementi e legittime proteste di cittadini, comitati e associazioni, permangono in condizioni di inaccessibilità oppure di scarsa sicurezza».
Richiamando «l’emergenza dell’intera provincia, che va dall’occupazione alla sanità, dai trasporti alla giustizia», la deputata ha denunciato al ministro Lupi: «Il Vibonese sta silenziosamente scivolando verso un degrado insanabile». E più avanti: «Oggi è ancora possibile recuperare. Tuttavia, c’è bisogno, per iniziare, di uno Stato che dia risposte adeguate e veloci, permettendo – di là dalle singole parti politiche – il ricambio della classe dirigente e, dunque, un’amministrazione autonoma su base locale».