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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Vibo Valentia, lunedì presentazione di “Abbasso la guerra” Il libro è curato da Fulvio Cammarata

Vibo Valentia, lunedì presentazione di “Abbasso la guerra” Il libro è curato da Fulvio Cammarata
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Lunedì 18 maggio alle ore 17.00 presso il Sistema Bibliotecario Vibonese,
si terrà una discussione intorno al recente volume “Abbasso la guerra!
Neutralisti in piazza alla vigilia della Prima Guerra Mondiale in Italia”
(Le Monnier) curato da Fulvio Cammarata. Interverranno Pantaleone Sergi,
Presidente dell’Istituto Calabrese per la storia dell’antifascismo e
dell’Italia contemporanea e Giuseppe Ferraro, autore del saggio sulla
Calabria del volume. Coordina Francesco Corigliano, socio dell’Istituto
Calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea.

*Abbasso la Guerra!*​
Questo non è un libro sull’Italia alla vigilia della Prima guerra mondiale,
ma un’indagine su cosa la gente comune ha fatto per rimanerne fuori.
Attraverso le vicende, spesso violente, occorse dall’agosto 1914 al maggio
1915 in oltre cinquanta città e in molte decine di paesi, si è, per la
prima volta, portato alla luce la prassi del neutralismo in Italia, vale a
dire l’altra faccia di quella strisciante guerra civile che di solito vede
come protagonista l’interventismo. Emerge dal viaggio nelle piazze
neutraliste una realtà a geometria variabile, per tempi, modi e
caratteristiche sociali, ma sempre espressione di una più o meno ribelle o
rassegnata «eccedenza» rispetto alla grande politica. Nei mesi in cui si
gioca il destino del Paese, il neutralismo fa emergere un disagio che è un
intellegibile, per quanto scomposto, segnale di dolente dissociazione
popolare (l’affollata ritualità religiosa pro pace, la rilevante presenza
pubblica delle donne, la vivace partecipazione dei soldati, l’incremento di
azioni attribuite alla «teppa»). Che il segnale non abbia trovato una
adeguata sintesi politica a livello nazionale nulla toglie alla forza,
anche disperata, di quel movimento a cui, a cent’anni dagli avvenimenti, va
restituito il giusto posto nella storia d’Italia.