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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Vertici della banca di San Marino sotto processo per i legami con la cosca Mancuso

Vertici della banca di San Marino sotto processo per i legami con la cosca Mancuso

Rinviate a giudizio 41 persone: regge l’accusa formulata dalla Dda di Catanzaro che ha individuato un vorticoso giro di riciclaggio sporco frutto del narcotraffico tra il sodalizio della ‘ndrangheta calabrese

Vertici della banca di San Marino sotto processo per i legami con la cosca Mancuso del Vibonese

Rinviate a giudizio 41 persone: regge l’accusa formulata dalla Dda di Catanzaro che ha individuato un vorticoso giro di riciclaggio sporco frutto del narcotraffico tra il sodalizio della ‘ndrangheta calabrese. Alla sbarra ci saranno le figure apicali del Credito Sammarinese

 

 

CATANZARO – Quarantuno persone, tra cui i vertici della Banca Credito Sammarinese, sono state rinviate a giudizio nell’inchiesta della Dda di Catanzaro contro la cosca della ‘ndrangheta dei Mancuso. Il Gup, Maria Rosaria Di Girolamo, ha disposto l’inizio del processo per il 19 giugno 2013. È stato disposto anche il processo abbreviato per il componente del consiglio d’amministrazione della Banca, Graziella Zemiti; Edoardo Mori, Orlando Lucà, Rocco Femia, Nicola Lucà e Pietro Daidone. Il processo abbreviato per i sei indagati inizierà il 10 maggio prossimo.

L’istituto di credito di San Marino, ora liquidato, sarebbe stato al centro di un vorticoso giro di riciclaggio del denaro sporco frutto del circuito di narcotraffico alimentato dal potentissimo broker della cocaina Vincenzo Barbieri, ucciso il 21 marzo del 2011 a San Calogero. Il gruppo criminale che orbitava attorno al narcos avrebbe perfino tentato la scalata al Credito Sammarinese. Le indagini condotte dai pm Curcio e Petrolo s’innestano nel solco dei primi due tronconi del procedimento “Decollo”, che nel gennaio del 2004 porto ad una delle operazioni antidroga più importanti di tutti i tempi. I magistrati, rileggendo il vecchio compendio probatorio, avevano continuato le indagini passando dal narcotraffico vero e proprio al riciclaggio del denaro, studiandone i canali di smistamento e facendo luce sulle società di copertura del gruppo Barbieri che avevano monopolizzato il mercato.