Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

USA: allerta epidemia salmonella collegata al tonno crudo Lo segnala oggi l'Ufficio americano della sicurezza alimentare che raccomanda alla popolazione di non mangiarlo

USA: allerta epidemia salmonella collegata al tonno crudo Lo segnala oggi l'Ufficio americano della sicurezza alimentare che raccomanda alla popolazione di non mangiarlo
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Il CDC, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare della California, ha lanciato
un’allerta alimentare. Nel tonno crudo, per lo più da sushi, prima del consumo sono
state trovate tracce di salmonella che può essere al centro di una recente epidemia
che si estende in nove stati. L’epidemia, che si è manifestata a marzo, secondo
i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, ha contagiato almeno 53
persone. Il batterio al centro del focolaio è la variante Salmonella paratyphi B.
Confermati casi in nove stati, la maggior parte dei quali sono concentrati nel sud
della California o in persone che hanno riferito di avere viaggiano in quell’area.
Secondo il California Department of Public Health, la maggior parte delle vittime
ha riferito di avere mangiato sushi contenente tonno crudo nella settimana prima
che si ammalassero. Fino ad oggi 31 casi sono stati confermati in California. In
Arizona i contagiati sono più di 10, sei in New Mexico, e uno ciascuno in Mississippi,
Illinois, South Dakota, Virginia, Washington e Wisconsin. Non si ha notizia di decessi,
ma l’epidemia è stata dichiarata preoccupante ed almeno 10 persone sono state ricoverate
in ospedale, tra cui un bambino di un anno appena. La sfida è particolarmente difficile
a causa della grande dispersione geografica dei casi. La Food and Drug Administration
che sta effettuando rigorosi controlli con il fine di risalire alla fonte comune
del tonno che ha scatenato l’epidemia, ha dichiarato in un comunicato stampa che
si tratta di un ” intenso e faticoso lavoro, che richiede la raccolta, la revisione
e l’analisi di centinaia e a volte migliaia di fatture e documenti di trasporto,”
il che significa che ci vorrebbe più tempo prima che l’agenzia scopra la partita
di tonno che sta facendo ammalare le persone. In conclusione la FDA ha inoltre specificato
che c’è il concreto rischio che il prodotto è stato commercializzato in catene
di supermercati o ristoranti, e non solo, e pertanto la FDA invierà un allerta alimentare
avvisando la gente di non mangiarlo. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità,
è elevato il rischio che si diffonda anche in Europa, dove in alcuni aereoporti
e dogane portuali è scattato il codice rosso.La salmonella è l’agente batterico
più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche
che epidemiche. È stata segnalata per la prima volta nel 1886, in un caso di peste
suina, dal medico americano Daniel Elmer Salmon. La salmonella è presente in natura
con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi più frequentemente
diffusi nell’uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per
la catena alimentare, sono S. enteritidis e S. typhimurium. Le infezioni provocate
da salmonella si distinguono in forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili
della febbre tifoide e delle febbri enteriche in genere), in cui l’uomo rappresenta
l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette
salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme
cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica.Le salmonelle non tifoidee, responsabili
di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause
più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Le infezioni
da Salmonella spp. possono verificarsi nell’uomo e negli animali domestici e da
cortile (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e selvatici, compresi
i rettili domestici (iguane e tartarughe d’acqua). I principali serbatoi dell’infezione
sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati
crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli
di infezione.Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando
l’allerta riportata dal portale del governo statunitense, invita i consumatori a
prestare la massima attenzione ed a evitare di mangiare tonno crudo. L’altra cosa
da ribadire è che il pesce non coinvolto si può mangiare con serenità.