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Una sentenza del Tar impone di indire le elezioni regionali entro 10 giorni

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La sentenza è stata emessa dai giudici amministrativi in risposta ad un ricorso promosso dal movimento Difesa del Cittadino

Una sentenza del Tar impone di indire le elezioni regionali entro 10 giorni

La sentenza è stata emessa dai giudici amministrativi in risposta ad un ricorso promosso dal movimento Difesa del Cittadino

 

 

CATANZARO – Nella snervante lotteria delle date ipotizzate per il rinnovo del Consiglio regionale in Calabria, interviene il Tar a scandire un punto fermo: la vicepresidente facente funzioni della giunta ha tempo dieci giorni per fissare i comizi elettorali e iniziare il conto alla rovescia verso il voto, altrimenti interverrà un procedimento che commissarierà la Regione.

La sentenza è stata emessa dai giudici amministrativi in risposta ad un ricorso promosso dal movimento Difesa del Cittadino, rappresentato dagli avvocati Gianlugi Pellegrino e Francesco Pitaro. I giudici Salemi, Iannini e Raganella hanno ordinato ad Antonella Stasi di indire le consultazioni elettorali, fissando la data «entro il più breve termine tecnicamente compatibile con gli adempimenti procedimentali previsti dalla normativa vigente».

I termini tecnici, in effetti, prevedono che i cittadini vadano alle urne entro 45 giorni dall’indizione dei comizi elettorali. Il conteggio, quindi, è facile. L’avvocato Pitaro ha assicurato che venerdì mattina consegnerà personalmente la sentenza all’ufficio protocollo della giunta regionale. Dal 5 settembre, quindi, la vicepresidente avrà 10 giorni di tempo per procedere e dal suo decreto al voto non trascorreranno più di un mese e mezzo. L’ultima domenica utile, quindi, sarà il 26 ottobre. E così la roulette elettorale si ferma proprio sulla casella su cui avevano puntato Magorno e Corbelli, con la lettera inviata nei giorni scorsi ad Antonella Stasi.

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