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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Pagina Facebook per assoluzione Rocco Sciarrone A poche ore dalla sentenza d'appello. In primo grado era stato condannato a tre anni per violenza sessuale nei confronti dell'ex fidanzata

Pagina Facebook per assoluzione Rocco Sciarrone A poche ore dalla sentenza d'appello. In primo grado era stato condannato a tre anni per violenza sessuale nei confronti dell'ex fidanzata
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GIOIA TAURO – Una pagina facebook per “fare arrivare un messaggio alla magistratura”, ovvero la richiesta di assoluzione per l’ex consigliere provinciale Rocco Sciarrone, 33 anni, condannato a 3 anni in primo grado per violenza sessuale. Una storia molto complessa quella in cui è finito l’ex politico rampante gioiese, che, nel giro di qualche anno, ha conosciuto una rapida ascesa e un altrettanto rapida caduta. Nella primavera del 2016, Sciarrone è finito nei guai con l’accusa di aver minacciato e molestato con vessazioni fisiche e psicologiche l’ex fidanzata. Per lui, prima i domiciliari poi un periodo difficilissimo dal quale più volte ha cercato di risollevarsi. Tra qualche ora si attende la sentenza della Corte di Appello di Reggio Calabria che potrebbe confermare la condanna subita o assolvere l’ex esponente politico. In poco tempo, la pagina “facebook” ha raggiunto circa 200 “like” registrando diversi commenti che stanno accendendo il dibattito. “Mi si accusa di una cosa orribile – ha dichiarato Sciarrone raggiunto telefonicamente – in quel poco tempo che ho trascorso in carcere con chi aveva perpetrato un simile reato ho dovuto sudare … lo stato psicofisico fortemente compromesso ha spinto il giudice a trovare una soluzione diversa. Fino ad oggi ho taciuto perché ho dato più importanza ai sentimenti che al mio futuro. Ora è giunto il momento che tutta la verità venga fuori”. Nei giorni scorsi l’ex consigliere provinciale, eletto con il simbolo dei repubblicani e poi passato al movimento social popolare (di cui è stato fondatore), ha annunciato sul proprio profilo “facebook” di voler rendere pubblico tutto ciò che riguarda il processo ma anche altro: atti, interrogatori, dichiarazioni, foto, video e messaggi “che possano chiarire le idee nella maniera più limpida. Dopo aver parlato con il mio avvocato – ha spiegato – preoccupandomi di non commettere alcun reato, ho deciso di dare un taglio netto così ognuno potrà prendersi le proprie responsabilità rispetto a quanto accaduto. Naturalmente molte cose dimostreranno anche errori miei. Ma non importa”. Sciarrone ha sempre respinto le gravissime accuse e, ancora oggi, ribadisce: “non ho mai violentato nessuno. Per anni mi sono dovuto vergognare per un qualcosa che da me è lontano anni luce. Ho perso 27 chili in 48 giorni dopo l’arresto, sono caduto in una profonda depressione tentando due volte il suicidio. Dimostrerò al giudice con le mie spontanee dichiarazioni che non ho mai commesso azioni delittuose. E, indipendentemente dal responso, comunque degno di un Paese civile, informerò su tutto la popolazione con ogni mezzo mediatico curandomi di non trasgredire la legge”.