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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Un nuovo strumento per la valorizzazione delle risorse culturali e ambientali della Calabria

Un nuovo strumento per la valorizzazione delle risorse culturali e ambientali della Calabria

Presentato l’Osservatorio Siti Unesco “Andrzej Tomaszeski”

Un nuovo strumento per la valorizzazione delle risorse culturali e ambientali della Calabria

Presentato l’Osservatorio Siti Unesco “Andrzej Tomaszeski”

 

Il Laboratorio di valutazioni economico-estimative LaborEst ha attivato l’Osservatorio Siti UNESCO
“Andrzej Tomaszeski”, presentato ieri presso la Sala Conferenze del Dipartimento PAU dell’Università
Mediterranea di Reggio Calabria, al cospetto del Magnifico Rettore, prof. Pasquale Catanoso.
L’Osservatorio, diretto dai Proff. Lucia Della Spina e Francesco Calabrò, nasce con l’intento di
promuovere il patrimonio culturale materiale e immateriale della Calabria; oggetto dello studio
dell’Osservatorio saranno, pertanto, non solo i siti già inseriti nelle Liste del Patrimonio Mondiale ma
anche quei siti meritevoli di inserimento secondo i criteria previsti dall’UNESCO.
L’Osservatorio intende operare nel solco dell’insegnamento impartito da cinque Maestri che
hanno introdotto in Calabria la cultura della Conservazione e della Valorizzazione: Edoardo
Mollica, Simonetta Valtieri, Enzo Bentivoglio, Andrzej Tomaszeski e Irmela Spelsberg.
Seguendo il loro insegnamento, infatti, in realtà il vero obiettivo dell’Osservatorio NON è quello di
agevolare la costruzione di semplici candidature all’iscrizione nelle Liste, quanto quello di
individuare percorsi condivisi e sostenibili di valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale,
tra i quali l’iscrizione nelle Liste costituisce solo una delle opzioni possibili.
In questo senso il LaborEst, e più in generale il Dipartimento PAU, intende mettere a disposizione del
territorio l’enorme bagaglio di conoscenze acquisite attraverso le attività di ricerca condotte per
anni e le competenze delle figure specialistiche formate attraverso il dottorato di ricerca, che oggi
prestano volontariamente la propria opera intellettuale a servizio della Calabria.
L’Osservatorio, infatti, coordinato dal PhD Daniele Campolo, è dotato di una struttura operativa
articolata in quattro sezioni: Conoscenza, Tutela e Conservazione (coordinata dalla dottoranda
Tiziana Meduri), Valorizzazione, Monitoraggio e Gestione (coordinata dalla PhD Carmela
Tramontana), Promozione e Marketing Culturale (coordinata dalla PhD Claudia Ventura),
Animazione Territoriale (coordinata dalla PhD Giuseppina Cassalia).
Il Comitato Tecnico Scientifico, coordinato dalla prof.ssa Simonetta Valtieri, può contare sul
partenariato delle Soprintendenze Archeologica e Paesaggistica, di ICOMOS Italia, del Parco
Nazionale d’Aspromonte, della SISTur, di Confindustria Reggio Calabria e opererà in sinergia con
l’Università di Messina; potrà avvalersi inoltre delle significative competenze specialistiche di Patrizia
Nardi, esperta di Candidature UNESCO e artefice del riconoscimento conseguito dalla Varia di
Palmi e delle feste della Rete delle grandi Macchine a spalla italiane, che curerà la segreteria
scientifica dell’Osservatorio. Nelle attività dell’Osservatorio saranno coinvolte anche le associazioni
che operano nel campo della conservazione e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali.