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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Ultimo appuntamento con la compagnia Dracma Domani, a Polistena, "Mistero buffo" con Ugo Dighiero

Ultimo appuntamento con la compagnia Dracma Domani, a Polistena, "Mistero buffo" con Ugo Dighiero
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di Chiara Romeo

Un ultimo incontro che racchiude tutto il lavoro affrontato dalla compagnia teatrale DRACMA nella stagione 2014-2015. Uno spettacolo che lascia senza fiato interpretato dal noto e istrionico Ugo Dighero per l’ultimo appuntamento de “la Bella stagione” alla Residenza etica teatrale della Piana. Domani, alle ore 21.30 andrà in scena, all’Auditorium comunale di Polistena, “Mistero Buffo”, due grandi monologhi che, con leggerezza e poesia. E’ uno dei testi più noti ma è anche quello che ha destato più polemiche, dove la parola ha la meglio sul gesto. Un opera inizialmente pensata nel 1969 dal Fo, vincitore del Nobel per la Letteratura nel 1997, che servendosi della commedia dell’arte italiana scrive quelli che sono i drammi da un punto di vista socio-politico. Mistero Buffo è un opera che rappresenta la critica sociale  in grottesco, volendo arrivare ad irrompere il luogo comune, a cui Fo si ribella, lasciando esplodere le emozioni altrimenti soppresse. Questo è il cuore di Mistero Buffo.

“Il primo miracolo di Gesù bambino” e “La parpàja topola”, due tra i brani più famosi del repertorio di Fo, che uniscono un grande divertimento ad un forte contenuto, saranno la materia prima dell’incalzante interpretazione di Dighero che, attraverso la carrellata di personaggi delle due storie, metterà in campo tutte le sue capacità attoriali, dando vita ad una galoppata teatrale capace di trascinare e conquistare il pubblico.

Presentato per la prima volta nel 1969, “Mistero Buffo” – in riferimento ai “misteri” riletti, appunto, in chiave “buffa” – narra un insieme di episodi di argomento biblico, ispirati ad alcuni brani dei vangeli apocrifi o a racconti popolari sulla vita di Gesù. Si tratta di un’opera teatrale originale che ha influenzato molti autori e attori e che viene considerata un modello per il genere del teatro di narrazione.

È recitato in una lingua reinventata, una miscela di molti linguaggi, fortemente onomatopeica, dove ogni suono, verso o canto, uniti alla complessa gestualità, formano un insieme semantico inscindibile.

Il punto centrale dell’opera è la presa di coscienza nei confronti della cultura popolare,  quale vero cardine della storia del teatro.

Si conclude, dunque, con i grandi nomi del teatro italiano, l’importante stagione teatrale che ha segnato il successo del progetto triennale di Residenza etica teatrale della Piana “Alla ricerca del Bello perduto”. Un progetto multidisciplinare – inserito nel programma regionale delle Residenze teatrali e compartecipato dal Comune di Polistena – che si è distinto da subito per la sua connotazione ‘etica’, diventando azione in grado di incidere sulla crescita culturale e sociale del territorio.

Il direttore artistico Andrea Naso si è detto molto soddisfatto dei risultati ottenuti e dell’apprezzamento del pubblico: «Abbiamo fatto molti sforzi per organizzare questa rassegna di altissima qualità e portare a termine le numerose attività messe in campo, e ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto e hanno collaborato con noi alla realizzazione di questo progetto culturale».