Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Estorsioni per favorire la cosca Mammoliti-Rugolo: tre arresti – ECCO I NOMI

Estorsioni per favorire la cosca Mammoliti-Rugolo: tre arresti – ECCO I NOMI

Le investigazioni dei carabinieri hanno documentato le modalità attraverso le quali, gli affiliati alla cosca operante a Castellace, frazione di Oppido, si garantivano il possesso di fondi agricoli intimidendo i proprietari

Estorsioni per favorire la cosca Mammoliti-Rugolo: tre arresti

Le investigazioni del Comando provinciale dei Carabinieri di Reggio, avviate nel gennaio 2012, hanno documentato le modalità attraverso le quali, gli affiliati alla cosca operante a Castellace, frazione di Oppido Mamertina, si garantivano il possesso di fondi agricoli intimidendo i relativi proprietari

 

 

Il Comando Provinciale di Reggio Calabria ha eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 3 soggetti, appartenenti alla ‘ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata cosca “MAMMOLITI – RUGOLO”, operante a Castellace di Oppido Mamertina (RC) ed in tutta la piana di Gioia Tauro (RC), responsabili dei reati di:

– Estorsione aggravata (629 C.P.);

– intestazione fittizia di beni (L.7 agosto 1992 n. 306 art. l2 quinques);

– furto aggravato (624 C.P.);

– danneggiamento (635 C.P.);

– incendio (423 C.P.).

Tutti aggravati dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso (L. 203/1991 art. 7)

Le investigazioni, avviate dai Carabinieri nel gennaio 2012, hanno documentato le modalità attraverso le quali gli affiliati alla cosca si garantivano l’effettivo, seppur non formale, possesso di fondi agricoli in Castellace di Oppido Mamertina, Palmi e Oppido Mamertina, intimidendo i relativi proprietari e perpetrando furti di legname, incendi boschivi e numerosi danneggiamenti. In particolare, sono state accertate le seguenti condotte criminose:

– un’estorsione perpetrata costringendo 2 prestanome a sottoscrivere una scrittura privata per l’acquisizione di fondi agricoli nel comune di Palmi, che venivano ceduti e gestiti di fatto dalla cosca mediante intestazioni fittizie;

– una tentata estorsione perpetrata costringendo i soci di una cooperativa sociale a rifiutare l’assegnazione da parte dello Stato dei beni confiscati alla cosca stessa nel comune di Castellace di Oppido Mamertina;

– una tentata estorsione perpetrata costringendo il proprietario di un fondo a cederne la titolarità ed il godimento.

Contestualmente all’esecuzione del provvedimento restrittivo, i Carabinieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di numerosi fondi, per un valore complessivo di 2 milioni di Euro circa.

GLI ARRESTATI

Saverio Mammoliti, il 70enne storico elemento di spicco della omonima cosca di ‘ndrangheta di Castellace di Oppido Mamertina, che era divenuto collaboratore di giustizia, è uno dei tre arrestati nell’ambito dell’operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria che hanno posto fine ai tentativi di intimidazione ai danni di proprietari terrieri della zona. Gli altri due soggetti tratti in arresto sono il figlio di Saverio Mammoliti, Antonino di 23 anni, e il figlio illegittimo, Danilo Carpinelli, di 28 anni. Saverio Mammoliti fino a qualche ora fa era ancora sotto tutela, in quanto collaboratore di giustizia. «Ciò dimostra – ha affermato il procuratore aggiunto della DDA Michele Prestipino – che non facciamo sconti a nessuno”.

In particolare, è emerso nella conferenza stampa, i tre sarebbero responsabili anche della tentata estorsione ai danni della coooperativa sociale Libera Terra Valle del Marro, alla quale avrebbero tentato di impedire di acquisire dei beni confiscati alla ‘ndragheta, ponendo in essere una serie di intimidazioni, come il taglio di ben 640 alberi, e danneggiamenti ai mezzi. I reati contestati agli arrestati vanno dalla estorsione aggravata, all’intestazione fittizia di beni, furto aggravato, danneggiamento e incendio, tutti aggravati dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso, ossia la cosca Mammoliti-Rugolo operante a Castellace di Oppido Mamertina e nella Piana di Gioia Tauro.

IN ALLEGATO IL DECRETO DI FERMO INTEGRALE

redazione@approdonews.it