Elezioni regionali: si vota il 12 ottobre, ma nel centrosinistra rischiano di saltare le primarie
Ago 13, 2014 - redazione
La presidente facente funzione Antonella Stasi ha annunciato che l’iter per l’indizione delle elezioni regionali è stato avviato. Ma per il centrosinistra non ci sarebbero più i tempi tecnici per le primarie di coalizione
Elezioni regionali: è ufficiale, si vota il 12 ottobre, ma nel centrosinistra rischiano di saltare le primarie
La presidente facente funzione Antonella Stasi ha annunciato che l’iter per l’indizione delle elezioni regionali è stato avviato. Ma per il centrosinistra non ci sarebbero più i tempi tecnici per le primarie di coalizione
CATANZARO – L’ufficializzazione attraverso il decreto di indizione arriverà a breve, entro qualche giorno, ma la notizia può ugualmente dirsi ufficiale data l’autorevolezza della fonte. La presidente facente funzioni della Regione, Antonella Stasi, ha, infatti, annunciato che «in mancanza di interlocuzioni con il Governo, circa un possibile election day, il 25 o 26 agosto sarà firmato il decreto che fissa al 12 ottobre la data per le elezioni regionali in Calabria. Da tempo – ha dichiarato – è stata inviata una lettera ai ministri Alfano e Lanzetta per sapere se sarà fissata una tornata unica in autunno, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta».
Inizia così l’iter per portare al voto i calabresi ma le cose non sono proprio in discesa. Infatti, dopo la decisione da parte della Giunta, prima che siaeffettivamente fissato il confronto con le urne sarà necessario attendere al fine di consentire al presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, alla Corte d’Appello di Catanzaro o eventualmente al Governo di potersi esprimere sulla data. Se non dovesse essere ritenuta la data migliore l’elezione potrebbe slittare in avanti ma di certo non oltre la prima settimana di novembre. La Stasi ha poi aggiunto che l’esecutivo ha deciso in piena condivisione di fissare una data perché, ha detto, «siamo convinti che alla Calabria serva andare al voto al più presto per ridare voce agli elettori e più forza ad una terra che rischia di essere troppo distante rispetto alle decisioni del Governo nazionale. Ci sono troppe questioni aperte – ha sostenuto la Stasi – che non vengono spiegate, assenze e lettere con richieste che non vengono esaudite. Da parte nostra, comunque, non c’è mai stato interesse a voler prolungare la durata della legislatura più del dovuto. Ci auguriamo che la data delle elezioni possa servire per rimettere in sesto un rapporto e una riconciliazione tra istituzioni e cittadini e che possa essere un viatico per restituire alla Calabria l’attenzione speciale che richiede».
Entro trenta giorni dalle elezioni si dovranno tenere le ripristinate primarie istituzionali e la stessa Stasi ha garantito che a breve sarà firmato il decreto di indizione. Ma a questo punto la scelta di far svolgere le elezioni il 12 ottobre, e conseguentemente le primarie istituzionali il 7 o il 14 settembre crea un altro problema alla coalizione di Centrosinistra che di fatto si vede impossibilitata a svolgere le sue primarie di coalizione fissate al 21 settembre. Infatti, non ci sarebbero i tempi tecnici per consentire la partecipazione alle primarie istituzionali (che addirittura dovrebbero svolgersi prima) e men che meno per presentare le liste elettorali per le elezioni vere e proprie. Un vero e proprio ingorgo che, ove fosse definitivamente confermata la data del 12 ottobre, rischia di aprire un nuovo fronte nel centrosinistra allargando ulteriormente quelle crepe che si intravedono nella coalizione e che potrebbero diventare vere e proprie spaccature con la possibilità che alla fine il Pd, principale partito della coalizione, piuttosto che anticiparla possa scegliere di rinunciare alla sfida in corso tra Gianluca Callipo, Mario Oliverio e Gianni Speranza in luogo di una più agevole partecipazione alle primarie istituzionali.
Tuttavia il segretario regionale del Partito democratico, Ernesto Magorno, si esprime favorevolmente sulla decisione della giunta e in una breve nota, senza mai citare il nodo primarie, chiarisce che la Stasi e la giunta «hanno finalmente compreso che è giunto il momento di andare a casa e ridare la possibilità ai calabresi di decidere del loro futuro. E’ una richiesta che abbiamo avanzato da mesi, chiedendo che le elezioni, dopo le dimissioni di Scopelliti, si tenessero a giugno. Speriamo però che questa notizia – dice ancora il segretario Pd – non sia l’ennesima bufala, come quelle a cui ci ha abituato questa Giunta che troppo spesso ha giocato sulla pelle dei calabresi, dicendo una cosa e facendo invece, molte volte, il suo esatto contrario. Noi democratici, comunque, siamo pronti alla sfida e a mettere in campo idee, energie nuove, progetti per il futuro della Calabria e per una nuova stagione di buon governo per questa terra»