Napolitano: “Daremo impulso a crescita”
Ue, fondo “Salva-Stati” a 800 mld
Napolitano: “Daremo impulso a crescita”
L’Eurogruppo dà il via libera al fondo Salva-Stati da 800 miliardi. Sembra allentarsi la tensione sugli spread.
UE, OK A SALVA-STATI DA 800 MILIARDI – La capacità del fondo salva-Stati sarà portata da 500 a 800 miliardi di euro. E’ quanto hanno deciso i ministri della zona Euro.
I ministri dell’Eurozona hanno deciso di anticipare il versamento delle quote nazionali, o ‘cash’, nel fondo salva-Stati permanente Esm, per anticipare il processo che lo porterà a quota 800 miliardi, dai 500 che ha attualmente.
I ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno così raggiunto la cifra di 800 miliardi di euro: 500 è la dotazione del fondo permanente Esm, attivo da luglio 2012, a cui vengono sommati 200 miliardi del fondo temporaneo Efsf, in scadenza a luglio 2013, ma che resteranno disponibili anche successivamente. Ad essi si sommano poi circa 100 miliardi del fondo di stabilità Ue, già impiegati per i prestiti a Grecia, Irlanda e Portogallo.
‘SPAGNA IN SITUAZIONE MOLTO DIFFICILE’ – La Spagna si trova in una situazione molto difficile: lo ha detto il commissario agli affari economici Olli Rehn entrando alla riunione dell’Eurogruppo.
“Per la Spagna la situazione é difficile”: anche il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker ribadisce la preoccupazione dei ministri dell’Eurozona per la situazione di Madrid, che oggi annuncerà a Copenaghen il piano di tagli per rientrare dal deficit.
“La finanziaria che presenteremo oggi convincerà i mercati”: lo ha detto il ministro spagnolo delle Finanze Luis De Giundos, entrando alla riunione dell’Eurogruppo.
SPREAD BTP IN CALO A 333 PUNTI BASE – Lo spread tra il btp decennale e l’analogo bund tedesco ripiega a 333 punti base dai 346 segnati in apertura. Il rendimento del titolo del Tesoro scende al 5,14%. Si attesta a 362 punti il differenziale tra il titolo decennale spagnolo e quello tedesco.
BORSA: EUROPA PARTE IN RIALZO, MILANO (+0,3%) SI ALLINEA – Dopo la giornata di calo di ieri, le principali Borse europee sono partite tutte in positivo tranne Milano, che però dopo un’ora di scambi tenta di allinearsi agli altri mercati e si muove in leggero rialzo. L’indice Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei maggiori titoli quotati sui listini del Vecchio continente, sale di circa mezzo punto percentuale. Parigi cresce dell’1,1% grazie soprattutto alla forza dei gruppi automobilistici, con Peugeot e Renault in aumento del 3%. Con Atene in leggero calo in avvio (-0,7%) e gli operatori europei che attendono la raffica di dati macroeconomici statunitensi su redditi e consumi che saranno diffusi nel primo pomeriggio, in Piazza Affari le banche si muovono ora in positivo grazie al recupero di Monte dei Paschi dopo che l’istituto toscano era partito in forte calo. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: – Londra +0,47% – Parigi +1,16% – Francoforte +0,95% – Madrid +0,61% – Milano +0,35% – Amsterdam +0,88% – Stoccolma +0,96% – Zurigo +0,41%.
TOKYO CHIUDE IN CALO DELLO 0,31% – La Borsa di Tokyo chiude in calo dello 0,31% con l’indice Nikkei a 10.083,56 punti.
ASIA CAUTA CHIUDE MIGLIOR TRIMESTRE DA 1 ANNO E MEZZO – Dopo la seduta difficile per le Borse europee e soprattutto per Milano, i mercati azionari asiatici chiudono incerti così come ha fatto Wall Street, con gli operatori dell’area che hanno concluso la settimana prima della raffica di dati macroeconomici Usa attesi per oggi. In ogni caso le piazze finanziarie asiatiche hanno chiuso anche il miglior trimestre dell’ultimo anno e mezzo, con Tokyo che ha recuperato tutto il terreno perso per il terremoto e dell’attuale abbandono del nucleare. La Borsa giapponese ha segnato una seduta di modesto calo e proprio il gestore della centrale di Fukushima, la Tepco, ha accusato lo scivolone più evidente: -3,26%. Male anche Sony (-2,41%), acquisti su qualche compagnia aerea (All Nippon +2%) e sui gruppi del cemento. Chiaramente in rialzo solo il mercato di Mumbai, che sale oltre il punto percentuale sui dati trimestrali del deficit indiano, mentre a Sidney, in decremento marginale e dove sono quotati diversi titoli che possono anticipare l’avvio dei loro settori in Europa, forti oscillazioni in positivo e in negativo per i marchi delle materie prime. In crescita il comparto delle telecomunicazioni.
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