Tunisia, ancora manifestazioni
redazione | Il 19, Gen 2011
Inchiesta sui beni di Ben Ali e del suo clan
Tunisia, ancora manifestazioni
Inchiesta sui beni di Ben Ali e del suo clan
(ANSA) ROMA – Una nuova manifestazione contro la presenza nel nuovo governo della ‘vecchia guardia’ del partito Rcd del presidente destituito Ben Ali è in corso stamane nel centro di Tunisi, . Alcune centinaia di dimostranti inalberano cartelli e urlano slogan come “Rcd fuori”. Le forze dell’ordine li tengono a debita distanza dal ministero dell’Interno dove volevano posizionarsi. Il viale Bourguiba è sorvolato da un elicottero militare. Ieri quando la protesta si era avvicinata troppo alla sede del ministero, gridando slogan come “Niente pistole, niente fucili”, la polizia aveva disperso la manifestazione facendo uso di lacrimogeni.
MINISTRI SINDACATO CONFERMANO USCITA DA GOVERNO – I tre rappresentanti del sindacato Ugtt che l’altro ieri erano stati nominati all’interno del governo di Unita’ nazionale hanno confermato oggi, al primo ministro Mohammed Gannouchi, le proprie dimissioni dallo stesso esecutivo. La decisione, hanno riferito fonti interne al sindacato e’ stata comunicata nella riunione convocata stamani a Tunisi. Una decisione dovuta al fatto, hanno confermato le stesse fonti, che nel nuovo governo vi e’ una eccessiva presenza del vecchio partito di governo Rcd dell’era di Ben Ali.
ALLEGGERITO COPRIFUOCO, MIGLIORA SICUREZZA – E’ stato ridotto di due ore a partire da oggi il coprifuoco in vigore in tutta la Tunisia. Lo riferisce la televisione tunisina. Il provvedimento scattera’ quindi alle 20 e durera’ fino alle 5 del mattino mentre fino ad ora le restrizioni partivano dalle 6 del pomeriggio. La decisione e’ ”motivata da un miglioramento della sicurezza”, ha annunciato la tv.
TUNISIA: INCHIESTA GIUDIZIARIA SU BENI BEN ALI E CLAN – E’ stata aperta in Tunisia un’inchiesta giudiziaria per ”acquisizione illegale di beni” e ”investimenti finanziari illeciti all’estero” nei confronti dell’ex presidente Zine el Abidine Ben Ali e della sua famiglia. Lo riferisce l’agenzia Tap.
FRATTINI, SOSTENERE TRANSIZIONE DEMOCRATICA – ”L’Italia deve sostenere il processo di transizione democratica” in atto in Tunisia. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini oggi alle commissioni Esteri di camera e senato sottolineando che occorre ”rispettare, aiutare e incoraggiare questa fase di transizione”. E’ necessario inoltre, ha aggiunto Frattini, ”garantire un pacchetto bilaterale di assistenza finanziaria” e ”promuovere iniziative e incontri di carattere regionale con i Paesi del Maghreb” SVIZZERA DECIDE BLOCCO EVENTUALI FONDI BEN ALI – La Svizzera ha deciso di bloccare eventuali fondi illegali dell’ex presidente tunisino Zine el Abidine Ben Ali nella Confederazione. Lo ha annunciato oggi la presidente svizzera Micheline Calmy-Rey. Oltre ai beni di Ben Ali la Svizzera e’ prointa a bloccare eventuali beni nel paese del presidente uscente della Costa d’Avorio Laurent Gbagbo. Il ministro degli esteri nella conferenza stampa ha emesso un comunicato in cui si legge che ” il governo nella sua riunione odierna ha deciso di congelare ogni fondo in Svizzera dell’ex presidente tunisino e del suo entourage con effetto immediato.
MOODY’S ABBASSA RATING TITOLI DI STATO – Moody’s ha abbassato a Baa2 da Baa3 il rating dei titoli di Stato della Tunisia e ha cambiato l’outlook da stabile a negativo. Il downgrade, si legge nella nota dell’agenzia internazionale, è causato dalle “significative incertezze economiche e politiche” che pesano sul Paese dopo i gravi disordini che hanno portato all’inatteso cambiamento di regime e che ha portato anche a disordini sociali. Allo stesso tempo, Moody’s ha anche abbassato il rating sui depositi in valuta estera (a Baa2) e il rating sul breve termine a P-3 da P-2. Secondo Moody’s, “le agitazioni in corso, oltre che la situazione politica, mettono a repentaglio ulteriormente la stabilità futura del paese”. Contemporaneamente, Moody’s ha anche declassato a Baa2 da Baa3 le valutazioni della Banca Centrale di Tunisia, che emette debito per conto del Tesoro tunisino.
COLLOQUIO OBAMA-MUBARAK – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha avuto oggi un lungo colloquio telefonico con il presidente egiziano, Hosni Mubarak. Lo ha reso noto la Casa Bianca, precisando che Obama e Mubarak hanno affrontato diverse questioni, dagli sviluppi della situazione in Tunisia e in Libano, all’attacco di Capodanno contro fedeli copti in una chiesa di Alessandria d’Egitto. Sulla situazione in Tunisia, Obama e Mubarak – ha precisato la Casa Bianca – hanno condiviso l’invito alla calma, affinché sia messa fine a ogni violenza e un governo ad interim possa organizzare libere elezioni. Obama e Mubarak si sono confrontati anche su come rafforzare il processo di pace in Medio Oriente.
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