Truffe online, anche il phishing sui conti Ing Direct Come non far diventare il “conto arancio” un “conto in rosso”
Le truffe online sono ormai un fenomeno irrefrenabile e che solo la prevenzione e l’accortezza di noi singoli utenti possono limitare. Questa volta nella quotidiana attività tra le tante dello “Sportello dei Diritti [1]” di segnalazione sui rischi della rete per ogni cittadino, informiamo che in data odierna è stata pubblicato dalla Polizia di Stato tramite un post [2] pubblicato su “_Commissariato di PS On Line – Italia_ [3]” l’invito a prestare attenzione all’attività di phishing che può coinvolgere anche i titolari di conti correnti della banca ING DIRECT per evitare che il noto “conto arancio” diventi un “conto in rosso”.
Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale: “ING DIRECT. Queste che vi mostriamo sono le tre fasi di un’attività di phishing che modifica il conto da arancio a “vuoto”. Fate attenzione.”. Il phishing, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [4]” è un tipo di truffa effettuata su Internet attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale.
Il modo migliore per difendersi, è quello di non rispondere mai a questi messaggi palesemente strani e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati bancari o sensibili. Il problema però è sempre lo stesso: molte imprese, professionisti e utenti continuano a cascarci perché troppo spesso non si riflette quando viene toccato il proprio conto corrente o carta di credito e si agisce d’istinto.
Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione e accertarsi sempre della provenienza del messaggio anche perché le banche o gli istituti finanziari non utilizzano mai questo tipo di procedura per le loro comunicazioni. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org [5] o segnalazioni@sportellodeidiritti.org [6] per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.